Per una scuola inclusiva – comprendiamo l’autismo e accogliamolo, con Jessica Perego
Anche quest’anno l’ex alunna Jessica Perego, durante il suo tour nelle scuole, ha fatto tappa all’Istituto Don Carlo San Martino per incontrare i ragazzi di classe prima della scuola secondaria.
Jessica, che già conosciamo come autrice del libro “Nio nel Pianeta delle Meraviglie”, ha aperto di recente un profilo Instagram (@vitadaasperger) e una pagina Facebook dove racconta con intelligenza e ironia le difficoltà, i problemi e le caratteristiche della sindrome di Asperger, un disturbo dello spettro autistico, che, qualche anno fa, ha scoperto di avere.
Durante l’incontro del 16 Maggio con i nostri ragazzi Jessica ha raccontato di sé e della sua “vita da Asperger”, ha poi condotto i partecipanti a riflettere sull’autismo, e più in generale sulla diversità, attraverso la lettura del suo libro “Nio nel Pianeta delle Meraviglie”.
Jessica ha deciso di dedicare il libro al fratello Daniele, autistico, perché negli anni di esperienza nelle varie scuole si è resa conto che la maggior parte delle problematiche che Daniele incontrava nella integrazione con i compagni erano dovute per lo più a una disinformazione di base, perciò ha pensato che per cambiare la realtà delle scuole si dovesse partire proprio dai bambini cominciando a istruire loro. Il libro è in effetti un manuale per spiegare ai bambini e ai ragazzi come interagire al meglio con compagni affetti da autismo.
È un libro illustrato che Jessica porta nelle scuole, in tutte le scuole, dall’infanzia alle superiori, e che, durante l’incontro, legge insieme ai ragazzi fermandosi a spiegare i concetti che ogni pagina racchiude. La particolarità è che la storia è vista non tanto dal punto di vista dell’autistico quanto dal punto di vista del compagno neurotipico.
Il libro è suddiviso in tre parti: nella prima parte il ragazzo normotipico Ron impara a conoscere Nio. Inizialmente con difficoltà, infatti per alcuni suoi comportamenti Ron si sente spaventato, irritato, arrabbiato; in una seconda parte Ron riflette sui comportamenti di Nio e si rende conto che ogni comportamento che lui reputa strano o particolare in realtà ha un motivo. Quindi si chiede: in quali situazioni Nio si comporta in un certo modo? Nella terza parte vi è la rassegna delle strategie comportamentali che Ron, sempre nel suo ruolo di bambino, nei limiti di ciò che lui può fare, mette in atto per aiutare al meglio Nio a integrarsi. Alla fine Ron scoprirà che anche Nio è un amico molto speciale.
Jessica è riuscita a comunicare ai ragazzi l’importanza di non fermarsi alle apparenze, alcuni comportamenti degli altri possono nascondere motivazioni profonde, paure, gesti di difesa. Alcuni ragazzi hanno rivolto domande a proposito delle loro paure e delle loro fissazioni, altri hanno chiesto consiglio sulle modalità per sostenere e aiutare le persone con autismo. Dall’incontro con Jessica i ragazzi hanno imparato che nell’ approcciarsi a un autistico non bisogna mai dare nulla per scontato, che non bisogna mai etichettare una persona come strana solo perché non riconosciamo le ragioni del suo comportamento.
Ogni comportamento che a noi può sembrare strano, immotivato o irrazionale, in realtà nasconde dietro una propria motivazione, Cerchiamo sempre di comprendere le ragioni che stanno dietro il comportamento dell’altro.
Condividiamo di seguito alcune delle riflessioni dei nostri ragazzi, a seguito dell’incontro con Jessica.
“Pagina per pagina Jessica ci ha aiutato a capire anche i comportamenti più stravaganti” Emma
“Sono sicuro che tutti noi abbiamo più sfaccettature ma non le vogliamo esprimere perché abbiamo paura del giudizio degli altri” Sebastiano
“Mi è arrivato un messaggio preciso: non bisogna mai giudicare gli altri” Melissa
“L’incontro è stato molto utile alla mia classe perché ci ha fatto riflettere su come ci si può sentire quando si viene presi in giro dai compagni.” Serena
“Jessica è stata brava: ci ha coinvolto raccontandosi in prima persona e facendoci raccontare le nostre esperienze e le nostre paure. Ho capito che le differenze che si possono trovare nelle persone vanno rispettate e che è importante sapere come comportarsi con le persone diverse da noi.” Emanuele
Prof.ssa Elisa Comi
Tag:asperger, autismo, inclusione