Piano triennale offerta formativa: una scelta consapevole
Che piani di studio seguiranno i miei figli? Che laboratori potrà fare? Quali risultati sono stati raggiunti in passato? Quali i progetti interdisciplinari proposti? A queste e ad altre domande risponde il piano triennale offerta formativa, il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche. Una sorta di identikit della scuola che mette in luce – attraverso la lettura del piano triennale offerta formativa – le scelte culturali formative e didattiche per le attività curriculari ed extracurriculari di tutti gli istituti.
Piano triennale offerta formativa: cos’è?
Il piano triennale offerta formativa (PTOF) è un documento pubblico, programmatico e informativo, che viene consultato per conoscere gli obiettivi che ogni istituto si pone. Proprio per questo, infatti, è considerato uno dei documenti più importanti di ogni scuola. È così dunque che si possono conoscere in dettaglio piani di studio e strategie didattiche. Il piano triennale offerta formativa è un atto con diverse funzionalità ma è senza dubbio l’alleato migliore del genitore per conoscere al meglio la scuola.
PTOF: un aiuto per scegliere la scuola giusta
La scelta di una scuola per il proprio figlio passa anche dall’analisi del piano triennale offerta formativa di ogni istituto. Una vera e propria guida, utile al genitore per studiare la proposta formativa migliore. Non a caso il comma 17 della Legge 107/2015, che riforma proprio il piano, prevede che “le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell’offerta formativa”.
Piano triennale offerta formativa: ogni quanto cambia
Il PTOF viene elaborato ogni tre anni entro l’ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento ed annualmente viene rivisto e corretto (sempre entro ottobre), facendo anche riferimento ad eventuali suggerimenti provenienti dal contesto scolastico e del territorio circostante. Viene redatto, infatti, tenendo in considerazione i quartieri di riferimento, l’analisi dei bisogni degli studenti e gli obiettivi previsti dal sistema scolastico nazionale.
Linee guida PTOF: com’è strutturato
Il piano triennale offerta formativa ha una struttura, dettata dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca che rende la stesura dello stesso più facile e standardizzata per tutte le scuole. In generale dunque, all’interno di un PTOF si trovano cinque diverse sezioni, suddivise a loro volta in sotto paragrafi:
1 – La scuola e il suo contesto
• Analisi del contesto e dei bisogni del territorio
• Caratteristiche principali della scuola
• Ricognizione attrezzature e risorse strutturali
• Risorse professionali
2 – Le scelte strategiche
• Priorità desunte dal RAV
• Obiettivi formativi prioritari
• Piano di miglioramento
• Principali elementi di innovazione
3 – L’offerta formativa
• Traguardi attesi in uscita
• Insegnamenti e quadri orario
• Curricolo di istituto
• Alternanza scuola-lavoro
• Iniziative di ampliamento curricolare
• Attività previste in relazione al Piano Nazionale Scuola Digitale
• Valutazione degli apprendimenti
• Azioni della scuola per l’inclusione scolastica
4 – L’organizzazione
• Modello organizzativo
• Organizzazione Uffici e modalità di rapporto con l’utenza
• Reti e Convenzioni attivate
• Piano di formazione del personale docente
• Piano di formazione del personale ATA
5 – Il monitoraggio, la verifica e la rendicontazione
• Quest’ultimo capitolo non è stato ancora suddiviso in paragrafi dal MIUR.
Come creare un percorso didattico coerente
All’interno di un PTOF si trovano diverse informazioni, dall’analisi del contesto all’offerta formativa completa. Ovviamente ogni scuola si adatta alle esigenze e alle normative previste per ogni fascia d’età: c’è il PTOF scuola infanzia, il PTOF scuola primaria e il PTOF scuola secondaria. Attraverso lo studio dei piani delle scuole il genitore potrà anche costruire un percorso formativo coerente durante i passaggi da una scuola all’altra. Visto che all’interno dei PTOF sono elencati i vari laboratori si potrà scegliere cercando di creare un percorso continuativo, o semplicemente, scegliendo i migliori servizi e progetti che si adattano alle esigenze in base alle età.
Un esempio? Si può optare per una scuola dell’infanzia con laboratori in lingua, una scuola primaria che abbia un cineforum in inglese e una scuola secondaria che preveda progetti di conversazione in compagnia di insegnanti madrelingua. Ma si potrà fare una scelta anche in base ai servizi aggiuntivi, come la possibilità di lasciare i bimbi dopo il suono della campanella, la mensa, il doposcuola, corsi facoltativi o il bus. Con lo studio del piano triennale offerta formativa si potranno anche conoscere gli spazi e sapere della presenza di una palestra o di un’aula magna. Infine si potrà essere informati sugli orari della scuola e di eventuali rientri pomeridiani.
Altre informazioni importanti da considerare
Tutte le informazioni all’interno del piano triennale offerta formativa sono importanti, ma tra quelle che possono aiutare a prendere una decisione circa la scuola più adatta alle esigenze dei figli, eccone una da non sottovalutare. Particolare attenzione, infatti, merita la sezione che riguarda la programmazione della formazione di tutto il personale assunto all’interno degli istituti che comprende tutto il corpo docente ma anche il personale amministrativo, nonché di quello tecnico e ausiliare.
Questi i corsi ai quali il corpo docenti di Don Carlo San Martino Rigola partecipa periodicamente:
– haccp
– primo soccorso
– antincendio
– sicurezza a scuola,
– formazione del docente alla prima esperienza di insegnamento (tutoraggio)
– annuale formazione pedagogica (come progettare, l’educazione, progetti alla competenza)
– annuale formazione su percorsi all’inclusione (dsa, bes, dva, adozioni, plusdotazione)
– autoformazione