Parole, emozioni…vita: un progetto di educazione civica per la classe 5A
Il Progetto interdisciplinare di educazione civica ruota intorno a tre assi fondamentali – Cittadinanza digitale, Sostenibilità, Costituzione, con lo scopo di formare cittadini responsabili che partecipano attivamente alla vita civica e sociale della comunità, attraverso una conoscenza dei diritti costituzionali, l’acquisizione delle competenze digitali e, soprattutto, di una coscienza più critica e consapevole.
Attraverso il progetto di educazione civica, portiamo gli alunni alla consapevolezza che nel mondo esistono regole del vivere, del convivere e del comunicare, da rispettare per non ledere la dignità e le emozioni altrui.
Ed è proprio partendo da questa consapevolezza che abbiamo delineato, per la classe 5A, il progetto “parole, emozioni…vita”, che ha preso forma all’interno del più completo progetto interdisciplinare annuale di educazione civica.
“Parole, emozioni…vita”
Partendo da una prima attività di avvio dell’anno scolastico, “ricominciare insieme”, e agganciandoci all’iniziativa proposta dall’associazione “Parole O Stili”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare ed educare alla scelta di forme di comunicazioni non ostili in rete, gli alunni della classe 5A hanno attivato un percorso atto a riconoscere il valore delle parole e a farne un uso consapevole per una comunicazione corretta, nel mondo virtuale così come nel mondo reale.
Le attività che hanno visto coinvolti i ragazzi sono state diverse, ne evidenziamo alcune, in particolare, che partono dall’ascolto di poesie, testi, brani musicali. Dall’ascolto di parole, appunto.
“Gradini” di Herman Hesse
Gli alunni, impegnati nella ricomposizione del testo “Gradini” di Herman Hesse, la poesia che insegna a guarire dai dolori della vita, attraverso il riordino dei versi, hanno dapprima letto la poesia e in seguito l’hanno riascoltata, attraverso la voce di un terzo che la leggeva per loro, accompagnata da un sottofondo musicale e da un susseguirsi di immagini suggestive. Ed ecco come parole, suoni e immagini insieme hanno scatenato emozioni nei ragazzi: pianto, tristezza, gioia…ognuno con la sua emozione, scatenata dai diversi stimoli ricevuti all’unisono.
“Se non puoi essere” di D. Malloch
Agli alunni è stato proposto l’ascolto del brano “Se non puoi essere” di D. Malloch, brano in cui l’autore invita ad accettare una soluzione di minor importanza, tuttavia tollerabile, se non se ne può avere una migliore.
I ragazzi sono stati invitati alla riflessione e al confronto sul significato dei versi. Diverse le osservazioni e i punti di vista emersi: è importante vivere secondo la propria natura; dobbiamo impegnarci a dare il meglio di noi stessi; qualunque ruolo rivestiamo, è importante svolgerlo nel migliore dei modi; ogni essere umano è grande a modo suo…E decisamente interessanti e significative le riflessioni a cui sono giunti: le parole possono incitare, caricare, esortare. Dunque, cosa da vita alle parole?
“Pensa”, di Fabrizio Moro
Gli alunni di 5A hanno poi ascoltato il brano musicale “Pensa”, che Fabrizio Moro ha composto con l’intento si suscitare una riflessione contro ogni forma di violenza e contro la mafia. I ragazzi si sono soffermati sul contenuto del testo e sul contesto che esso descrive e denuncia. Successivamente, in piccoli gruppi e attraverso domande guida, sono stati condotti a riflettere su come la canzone possa essere attuale anche nelle loro vite e a condividere poi le riflessioni fatte.
I ragazzi si sono poi cimentati in un esercizio: sono stati invitati a scrivere su un foglio le parole da loro dette in particolari situazioni, parole che, se avessero riflettuto meglio prima di parlare, non avrebbero usato, scegliendone invece altre più gentili, più delicate, che esprimendo lo stesso concetto non avrebbero ferito l’altra persona.
Questo esercizio è stato molto utile per i ragazzi, che hanno capito come le parole, se non usate correttamente, possano ferire, offendere, far soffrire. Si, perchè le parole vivono, respirano, lasciano un segno e se vengono usate in modo improprio possono avere conseguenze dannose.
“Parole” di Mistaman
Ascoltando la canzone “Parole” del rapper Mistaman, gli alunni sono stati condotti a scoprire nelle parole uno strumento fondamentale di interazione e integrazione sociale.
Dopo l’ascolto sono stati divisi in gruppi e sono stati invitati a selezionare i passaggi e le frasi che ritenevano più significativi; hanno poi illustrato le loro riflessioni e le loro motivazioni e hanno realizzato uno slogan finale che promuovesse l’integrazione sociale attraverso una comunicazione corretta e responsabile.
Dal mondo reale al mondo virtuale
Al giorno d’oggi, e soprattutto in questo ultimo anno, il confine tra mondo reale e mondo virtuale è, purtroppo, sottile. Abbiamo cosi spostato il focus sul mondo virtuale, e attraverso l’analisi di varie attività svolte in classe (attività di progettazione, realizzazione di presentazioni, etc) i ragazzi hanno compreso le opportunità delle nuove tecnologie e i bisogni che la rete soddisfa, hannio riflettuto sull’utilizzo di tali tecnologie scoprendone si i benefici, ma anche i rischi, primi tra tutti, quello della dipendenza.
Il percorso nel mondo virtuale non è ancora terminato, e vedrà i ragazzi coinvolti in un percorso di ricerca di quelli che sono i pericoli e i rischi legati al web, affinchè riescano ad acquisire uno stile corretto di essere in rete, affinchè scelgano responsabilmente cosa e come comunicare, per il loro bene e per il bene della comunità con cui interagiscono.