PICCOLI BRIVIDI a Rigola…

…per gli alunni delle classi seconde della secondaria.

Immaginate di trovare un baule antico dove potrebbero nascondersi le cose più paurose e più oscure della Terra, lo aprireste? Pensate ad una porta chiusa che potrebbe celare realtà al di fuori del nostro mondo, la varchereste? E ancora… Se nella notte di Halloween vi trovaste a passare accanto ad una casa abbandonata, che dicono sia infestata da fantasmi, avreste il coraggio di entrarci?

Queste e altre storie hanno animato le nostre lezioni sull’horror, genere che piace tantissimo ai ragazzi dalla notte dei tempi…

Il racconto fantastico è la narrazione di fatti impossibili, che hanno come protagonisti personaggi inverosimili, che possono esistere solo nella fantasia. E quale terreno è più fertile per indurre a scrivere anche i ragazzi più pigri? Abbiamo lavorato dopo una lunga immersione nella lettura di testi del genere horror; poi abbiamo prodotto dei bestiari, imparando che, nel Medioevo, erano un vero e proprio genere narrativo cult. Cercare animali fantastici da paura nella letteratura, nella mitologia e riprodurli con la fantasia è stato entusiasmante. I ragazzi hanno anche cercato animali reali da paura e ne abbiamo viste delle belle, da brrrrrrrividi!!

Ripercorrendo i suggerimenti di G. Rodari abbiamo provato a costruire ipotesi fantastiche a partire dalla domanda: Che cosa succederebbe se? Ne sono nate tantissime e costituiranno la base delle nostre storie da elaborare al termine del percorso sul genere. Ma come farci scappare Halloween? Dopo esserci travestiti, abbiamo scoperto le origini della festa anglosassone, ma abbiamo imparato anche che nella cultura brianzola esisteva la stria, la strega che conosce e predice il futuro, in tutte le sue oscure sfumature. Andare alla ricerca di leggende orrorifiche del nostro territorio sarà il nostro prossimo step, in riferimento al nostro tema dell’anno. Andremo alla scoperta di luoghi della Brianza che dicono infestati da fantasmi e su cui si raccontano storie di magie e di paura. Gli alunni diventeranno espertissimi e avranno voglia di raccontare…raccontare…raccontare. Scopo raggiunto!

Paurosamente vostra, prof. Jolanda Caprioli