I bambini plusdotati: come riconoscerli e stimolarli
“Plusdotazione” è una di quelle parole non troppo usate ma cariche di significato e rappresentative di una realtà sulla quale è necessario, oggi più che mai, accendere le luci dei riflettori. Non è un caso che già dall’infanzia si proceda alla rilevazione delle capacità intellettive dei più piccoli, anche mediante gli appositi “test QI bambini”, così conosciuti proprio perché sottoposti agli scolari per verificare le loro capacità cognitive. E infatti, in generale, considerando l’età, in particolare nella scuola primaria, i bambini plusdotati vengono riconosciuti come tali per una serie di fattori e di comportamenti adottati dagli stessi che permettono di identificare chi vive questa condizione della plusdotazione, in riferimento ad una serie di capacità. È importante capire quali sono le caratteristiche dei bambini definiti anche “ gifted” – e quali sono gli atteggiamenti e i modelli di comportamento che la scuola, in quanto istituzione e agente di socializzazione secondaria, deve adottare per valorizzare capacità ed abilità del bambino.
Che sia scuola dell’infanzia o primaria, i bambini plusdotati devono essere stimolati in modo mirato e nel tentativo di raggiungere importanti obiettivi, tra cui quello della massima libertà di espressione del talento.
Ma come si fa? Come si può portare avanti e pervenire ad una completa ed apposita valorizzazione? Parlando di “Plusdotazione”, bisogna chiedersi “quale è la sua definizione ed il suo reale significato”?
Sarebbe importante partire da una considerazione primaria: bambini plusdotati: cosa fanno? Come si riconoscono? Queste e tante altre domande meritano di trovare approfondita risposta che dia soddisfazione totale alle esigenze informative di genitori, insegnanti e, nello specifico, anche dei bambini stessi.
Scuola primaria, bambini plusdotati: la formazione è la via per valorizzare il talento
Partiamo dal suo significato: con il termine “plusdotazione” si fa riferimento e si intende l’identificazione di una capacità cognitiva ed intellettiva considerata sopra la media. In particolare in età di scuola primaria, i bambini plusdotati sono quelli che presentano personalità caratterizzate da peculiarità complesse che si traducono in comportamenti particolari e, comunque, da monitorare e seguire costantemente per valorizzare al meglio il loro talento.
Ma chi sono i gifted? Quale è il loro QI? I Bambini plusdotati come si valorizzano?
Partiamo da una considerazione primaria: bambini plusdotati sono quelli che hanno abilità, talenti e capacità che meritano sì di essere valorizzate ma nella maniera più adeguata, onde evitare che possano diventare controproducenti. I casi di plusdotazione, infatti, spesso, rimandano a situazioni simili riscontrabili in eventuali disturbi dell’attenzione rispetto ai quali, ovviamente, devono essere trattati in modo completamente diverso.
Capita di frequente che i gifted non vengano immediatamente identificati, neanche in famiglia e, in questo caso, determinante sarà il ruolo esercitato dalla scuola, dell’infanzia o primaria. Bambini plusdotati sono quelli il cui potenziale cognitivo è altissimo e, se non incanalato nella maniera più opportuna e dosato in modo corretto, rischia che la plusdotazione diventi un limite, un disturbo che chiaramente merita di essere osservato, metaforicamente, con una lente di ingrandimento. Proprio per fare in modo che i gifted vengano riconosciuti e che ne siano stimolate ed incentivate le loro abilità ed i loro talenti, è opportuno che la scuola si formi e attivi strategie di inclusione opportune.
Valutazione plusdotazione: su cosa soffermarsi
Intelligenti e brillanti, certamente con doti particolari che non possono passare inosservate, soprattutto se paragonate alle capacità dei coetanei. Nell’individuazione dei gifted, nella scuola dell’infanzia così come nella primaria, bambini plusdotati e normodotati si comportano diversamente facendo per l’appunto emergere le differenze. Le stesse dovranno essere colte, oltre che naturalmente dalla famiglia, anche dai docenti e dagli educatori che operano a scuola e che dovranno fare una prima osservazione. Plusdotazione è sinonimo di capacità che possono trasformarsi, se non comprese, anche in disturbi. Infatti, spesso sono i genitori a richiedere di voler parlare con uno psicologo, proprio per segnalare situazioni in cui si riscontrano una iper attività, grandissima curiosità, la necessità di ricercare e scoprire cose sempre nuove e, accanto alla eccezionale capacità di memorizzazione, si registra anche l’esposizione di idee particolari.
Scuola primaria, bambini plusdotati: quali sono i comportamenti tipici della plusdotazione?
Chi sono i gifted? Come sono riconoscibili, in particolare nella scuola primaria, bambini plusdotati? Di seguito elenchiamo alcuni, a titolo eseplificativo, degli aspetti che potrebbero rivelare personalità dal potenziale cognitivo davvero molto alto.
- Si impegnano nelle sole attività che piacciono a loro
- Si annoiano facilmente
- Non hanno molta stima di loro stessi
- Sono insicuri
- Si distraggono in maniera molto frequente
- Apprendono in tempi davvero brevi
- Non svolgono compiti diversi rispetto a quelli che considerano stimolanti
- Selezionano le loro amicizie in modo molto rigido
- Vivono in modo accentuato le emozioni ed hanno difficoltà ad esprimerle in maniera manifesta
- Hanno fantasia e fanno della creatività uni dei loro punti di forza
- Hanno ottime capacità logiche, di ragionamento e di calcolo
- Possono manifestare la voglia di isolarsi
- Preferiscono spesso confrontarsi con gli adulti
- Sono in grado di trovare soluzioni immediate e originali a vari problemi o criticità
- Amano le novità e rifiutano di impegnarsi in attività già svolte nelle quali non trovano grandi stimoli
Chiaramente, non è di certo casuale che in particolar modo nella scuola primaria, i bambini plusdotati manifestino le loro capacità cognitive superiori a quelle dei coetanei. Infatti, è proprio in tale contesto scolastico che si intessono le prime relazioni e che diviene consuetudine lo svolgimento di numerose strategie educative e didattiche.
Scuola primaria, bambini plusdotati: Quoziente Intellettivo
Il QI di bambini considerati normodotati è generalmente compreso tra i valori 85 – 115. Questi estremi variano qualora si tratti di gifted: infatti, in base ai test generalmente effettuati in età scolare, bambini plusdotati sono quelli il cui quoziente intellettivo risulta compreso tra i valori di 125 e 160.
Paradossalmente, questo talento cognitivo rivelerebbe la cosiddetta “plusdotazione” nel caso in cui si riscontrasse, unitamente al valore del quoziente intellettivo, anche un atteggiamento di volontario isolamento. La ricerca della solitudine è spesso la conseguenza immediata della percezione di essere diversi rispetto agli altri bambini e tale differenza, nei plusdotati, viene addirittura spesso annullata dal tentativo consapevole di commettere appositamente degli errori. Nella scuola primaria, i bambini plusdotati sono facilmente identificabili come coloro che pur avendo ottime capacità mnemoniche, non si impegnano nello studio e la loro attenzione è catturata solo da attività che piacciono e che diventano strumento per esprimere il proprio talento. Compito della scuola in generale è quello di favorire lo sviluppo di abilità e doti e, soprattutto se frequentano la scuola primaria, devono essere opportunamente e costantemente seguiti. Non è un caso che anche i numeri parlino chiaro: circa il 5/6% dei bambini sembra dover fare i conti con la plusdotazione e per questo sarà necessario che insegnanti ed educatori progettino percorsi personalizzati in grado di valorizzare lo specifico talento e garantiscano uno sviluppo armonico del bambino.
Importante è il supporto di specialisti e psicologi che favoriscono l’impegno della famiglia e della scuola nel sostenere al meglio lo sviluppo del bambino.
“Don Carlo San Martino – Rigola, modello di scuola primaria: bambini plusdotati e libertà di esprimersi mediante il talento
Presso l’istituto paritario “Don Carlo San Martino – Rigola“ di Besana Brianza l’espressione del talento, delle abilità, delle doti e così via è la condizione necessaria prioritaria e propedeutica alla conquista della libertà, dell’indipendenza e dell’autonomia. Infatti, la scuola da sempre basa la sua filosofia sulla considerazione che ogni bambino, ogni studente, ha le sue particolari abilità che meritano di diventare espressione della sua personalità. La scuola, ha il compito di incentivare lo sviluppo dei talenti e, proprio nel caso dei bambini plusdotati, sarà fondamentale prevedere una progettazione educativa e didattica personalizzata che possa garantire l’equilibrato e l’armonioso sviluppo motorio, cognitivo ed emotivo. Ecco perché la scuola “Don Carlo San Martino – Rigola” parte dalla considerazione che l’espressione del singolo è di fondamentale importanza anche per la collettività. Non a caso la sua azione è volta al rispetto di un paradigma formativo che trova il suo triplice significato in parole chiave quale “accoglienza, educazione ed orientamento”. In questo contesto scolastico, la plus dotazione ed i Gifted rappresenteranno un valore aggiunto fondamentale per raggiungere l’obiettivo di massima espressione della libertà di essere sé stessi, assecondando quelle che sono le proprie doti e le proprie abilità. I docenti e gli educatori avranno il compito fondamentale di seguire da vicino la preparazione degli alunni che verranno valorizzati singolarmente, ognuno per le proprie propensioni, i propri talenti e le proprie qualità.