UNA GIORNATA MOLTO PARTICOLARE VISSUTA CON PERSONE SPECIALI
I bambini di quarta raccontano con la loro voce e i loro sguardi la giornata di gioco, testimonianze e sport vissuta in ottobre insieme agli ospiti dei centri per disabili del nostro territorio: ecco alcune delle loro cronache della manifestazione “Al di là delle barriere”, a cui la nostra scuola ha aderito anche quest’anno.
I bambini di quarta raccontano con la loro voce e i loro sguardi la giornata di gioco, testimonianze e sport vissuta in ottobre insieme agli ospiti dei centri per disabili del nostro territorio: ecco alcune delle loro cronache della manifestazione “Al di là delle barriere”, a cui la nostra scuola ha aderito anche quest’anno.
Di seguito alcuni temi realizzati dai nostri ragazzi:
Era un freddo lunedì quando la maestra ci ha comunicato che la scuola aveva aderito al progetto “al di là delle barriere”,organizzato dal comune di Besana e dalla “Solaris”, una cooperativa che si prende cura delle persone con disabilità.
Lo scopo di questo progetto è di far capire ai ragazzi di 4°elementare e di 2° media che ci sono persone meno fortunate di noi, che però sono felici di giocare assieme e condividere momenti con tutti, bambini, ragazzi e adulti.
Cosi’ siamo andati alla polisportiva Besanese dove abbiamo incontrato “persone speciali”, e ci hanno diviso in squadre.
Io ero assieme ad Elena, una signora con problemi di apprendimento. Era molto simpatica e ci siamo divertiti tutto il giorno.
Abbiamo mangiato seduti sull’asfalto caldo, poi abbiamo visto una partita di Baskin ed infine siamo tornati a scuola.
Secondo me questo progetto è utilissimo e dovrebbe continuare !
Emanuele V.
Il giorno 12 ottobre le scuole del comune di Besana Brianza hanno aderito al progetto: “Al di là delle barriere”, che ha lo scopo di sensibilizzare gli alunni delle classi quarte elementari e seconde medie del territorio a scoprire “l’altro” nella sua diversità.
Così quel mercoledì siamo partiti per il campo sportivo di Besana e quando siamo arrivati ci hanno accolto con dei balletti.
Uno era creato da due ragazze con la sindrome di down: è stato il mio preferito.
Il motto dei giochi che sono stati organizzati per il resto della giornata era: nessuno vince nessuno perde.
Siamo quindi andati a formare le squadre: ognuno di noi avrebbe collaborato nel gioco con una persona disabile. Il mio compagno di squadra era anziano e simpatico.
All’inizio pensavo che mi affidassero un ragazzo costretto a muoversi sulla sedia a rotelle, ma non è stato così e ho potuto giocare con lui tranquillamente.
Ero felicissima, perché i giochi che abbiamo fatto erano belli anche se facili, però sapevo che per le persone disabili erano difficili.
Infine abbiamo visto una partita di Baskin e mi è piaciuto vedere come gli atleti aiutavano e incoraggiavano a gareggiare anche i disabili.
Secondo me questo progetto serve per far capire ai bambini e ai ragazzi che i disabili si impegnano molto in qualcosa che per noi è facile, ma che però per loro è molto faticoso.
Melissa C.
La scuola ha aderito all’invito del comune di Besana Brianza per partecipare al progetto “Al di là delle barriere”, con i diversi centri di disabili del territorio. Lo scopo era quello di sensibilizzare gli alunni delle quarte e della seconda media a scoprire “l’altro” nella sua diversità.
Mercoledì 12 Ottobre siamo andati al campo sportivo, abbiamo conosciuto tanti ragazzi, uomini e donne con disabilità.
Io all’inizio ero un po’ imbarazzato, perché vedere tutte quelle persone con dei problemi mi faceva venire voglia di allontanarmi per la paura. Nel corso della giornata però ho capito che i disabili sono persone simpatiche. La mia era la squadra “Germania”; mi sono ritrovato con il mio amico Claudio e Gianni, il ragazzo disabile affidato a noi. Con lui abbiamo giocato e ci siamo divertiti molto. Gianni è un tipo speciale e simpatico, il suo problema è che ci sente poco, ma io e Claudio l’abbiamo aiutato, così non ci sono stati problemi.
La cosa che mi è piaciuta di più è stata la partita di Baskin: si gioca a basket ma con giocatori disabili mescolati ad atleti, con regole particolari, che valorizzano le capacità di ogni giocatore, e canestri posti a diverse altezze, per consentire il tiro anche a chi si muove in carrozzina. Il momento che mi ha colpito di più è stato quando un disabile ha fatto canestro con un movimento per lui difficilissimo!
È stata una bella giornata e spero che ce ne saranno altre simili, soprattutto perché il motto era “Nessuno perde, Nessuno vince”.
Nicolas F.
Qualche settimana fa, il comune di Besana Brianza ha proposto alla scuola un progetto: “AL DI LA’ DELLE BARRIERE”, organizzato con la cooperativa SOLARIS, un gruppo che si prende cura di persone disabili.
Lo scopo di questa esperienza è di sensibilizzare i ragazzi di quarta elementare e di seconda media a scoprire ed apprezzare la ricchezza della diversità.
Le scuole del Comune hanno aderito all’ iniziativa, compresa la nostra e, quando la maestra Renata ci ha spiegato il progetto, ero molto entusiasta.
Tra le attività proposte, è stata organizzata una giornata di giochi e sport presso il centro sportivo di Besana, divertimento da condividere con i ragazzi disabili.
Arrivato il giorno dell’evento al Centro Sportivo, ho avuto un po’ di timore, ma dopo aver visto alcuni balletti e conosciuto atleti di calcio e baskin, mi sono rasserenata.
In seguito sono iniziate le attività: ci hanno diviso in squadre composte ciascuna da una persona disabile e quattro bambini. Abbiamo fatto diversi giochi e il mio preferito è stato quello degli aeroplanini (una specie di “palla bollente”).
La mia squadra era composta da me, Diego, Nicholas C., una bambina di un’altra scuola di nome Camilla e il nostro amico speciale Roberto.
Tenendoci per mano ci siamo sostenuti e aiutati a vicenda, concludendo tutti i giochi con entusiasmo e gioia.
Giunta l’ora di pranzo, abbiamo mangiato e in seguito giocato a “mago ghiaccio”; io non sono stata presa nemmeno una volta!
Nel pomeriggio abbiamo assistito a una partita di baskin, uno sport simile alla pallacanestro in cui le squadre sono composte da giocatori normodotati e disabili.
Si sono affrontate la squadra gialla contro quella blu e la mia classe ha tifato per quella gialla. Sono rimasta veramente colpita dal modo di giocare e dall’entusiasmo con cui queste PERSONE SPECIALI hanno affrontato la gara. Finita la partita, un giocatore alto più di due metri ha autografato il cartellone della nostra classe.
Questa giornata è stata decisamente SPECIALE! Mi ha insegnato che nel mondo ci sono persone che, nonostante i loro gravi problemi, riescono ad affrontare la vita e a viverla pienamente.
Vittoria S.