• Chi Siamo
  • Progetto Formativo
    • PTOF
    • Servizi
  • Le Scuole
    • Sezione primavera
    • Scuola infanzia paritaria
    • Scuola primaria paritaria
    • Scuola secondaria paritaria
  • Laboratori e Corsi
    • Laboratori Curriculari
    • Offerta Extra scolastica
    • Cambridge Preparation Centre
  • Scuola e Famiglia
  • News
  • Frammenti
    • Fumetto
    • Centenario in video
    • Film
    • Biblioteca
  • Contatti
  • Registro Elettronico

Search

Don Carlo San Martino - RigolaDon Carlo San Martino - Rigola

SEZIONE PRIMAVERA

Il bambino alla scoperta del mondo

SCUOLA DELL'INFANZIA

Tra conquista dell’autonomia e identificazione del sé.

SCUOLA PRIMARIA

Sviluppo delle inclinazioni, realizzazione delle potenzialità.

SCUOLA SECONDARIA

Orientamento alla costruzione del progetto personale.
  • Chi Siamo
  • Progetto Formativo
    • PTOF
    • Servizi
  • Le Scuole
    • Sezione primavera
    • Scuola infanzia paritaria
    • Scuola primaria paritaria
    • Scuola secondaria paritaria
  • Laboratori e Corsi
    • Laboratori Curriculari
    • Offerta Extra scolastica
    • Cambridge Preparation Centre
  • Scuola e Famiglia
  • News
  • Frammenti
    • Fumetto
    • Centenario in video
    • Film
    • Biblioteca
  • Contatti
  • Registro Elettronico

Succede a Rigola...

  • Home
  • Blog
  • Succede a Rigola...
  • Un incontro speciale: suor Enrica

Un incontro speciale: suor Enrica

Un incontro per capire. Suor Enrica lavora nel carcere  Don Bosco di Pisa  e ci ha raccontato la sua vita quotidiana tra uomini e donne che hanno sbagliato, ma hanno diritto a restare umani, con un’altra possibilità.

 

Un incontro per capire. Suor Enrica lavora nel carcere  Don Bosco di Pisa  e ci ha raccontato la sua vita quotidiana tra uomini e donne che hanno sbagliato, ma hanno diritto a restare umani, con un’altra possibilità.
Venerdì 16 settembre noi ragazzi di terza A della scuola secondaria abbiamo avuto  un’ occasione speciale: la possibilità di incontrare e conoscere suor Enrica.
Perché un’occasione “speciale”? Suor Enrica, zia di un nostro compagno, è la cappellana del carcere Don Bosco di Pisa. Un compito difficile il suo: propone ai detenuti un percorso facoltativo e volontario per ritrovare, anche attraverso la fede, fiducia in se  stessi e desiderio di ridare senso alla propria vita.
Molti degli oltre quattrocento carcerati, uomini e donne (tanti poco più che maggiorenni), che suor Enrica incontra ogni giorno, sembrano solo attendere la fine della pena in un cimitero per vivi: così ha definito  il carcere uno di loro, Giuseppe Musumeci, che per sopravvivere all’inferno scrive racconti e poesie.
Abbiamo letto una sua pagina in classe, un testo autobiografico che ancora risuona nella nostra testa…

Avevo solo dieci anni quando con la mia famiglia lasciammo la Sicilia per trasferirci al Nord, il grande Nord che allora mi pareva l’Eldorado. Ricordo quei vagoni gremiti di sudore, soffocava l’aria oltre l’inverosimile… Mi sentivo diverso, rifiutato, così come altri miei coetanei, tutti figli del profondo Sud, figli di un dio minore. A trent’anni mi trovai a scontare un cumulo di pena di 18 anni, una condanna che cancella ogni forma di vita di ogni essere umano…

Il carcere è un luogo difficile. Suor Enrica ci ha spiegato che è diviso in due zone: una, quella penale, in cui si trovano i detenuti che hanno già avuto una condanna, l’altra, cosiddetta giudiziaria, dove i reclusi sono ancora in attesa di giudizio. La giornata è scandita da norme e orari. Di solito un detenuto si sveglia alle sette; alle sette e mezza ci sono già alcuni che cucinano mentre altri spazzano i corridoi: parecchie funzioni, infatti, ad eccezione di quelle di sorveglianza, vengono svolte dai carcerati stessi, che in questo modo possono avere almeno una parvenza di “vita reale” e di appartenenza a una comunità. Ai detenuti vengono inoltre concesse due ore d’aria la mattina e due il pomeriggio: è il loro momento di “finta” libertà e ne approfittano per parlare di tutto.

Nel carcere ci sono diverse strutture: le scuole, il teatro, il polo universitario, la chiesa e il CDT ( centro diagnostico terapeutico), un vero e proprio ospedale. Terminate le ore d’aria, i detenuti vengono di nuovo rinchiusi nelle loro celle: quella più grande è di quattro metri quadrati, c’è una televisione che trasmette solo le reti Rai e uno o due letti a castello. Il bagno è aperto e vi è solo un lavandino e la latrina, per evitare che i detenuti si possano fare del male. Alcuni  sono sottoposti ad un regime molto duro: è previsto anche l’isolamento per reati molto gravi. 

Un nostro compagno ha posto alla Suora questa domanda: Lei ha paura dei detenuti?

Suor Enrica ci ha risposto con  una serenità disarmante: Perché dovrei? Non sono mostri, ma spersone che hanno commesso alcuni errori per i quali vengono puniti. Sono innanzitutto uomini,  e come tali vanno rispettati! Ricordatevi: i detenuti sono persone da amare.

Il grado di civilizzazione di una società – ci ha invitati a riflettere suor Enrica – si misura anche dalle condizioni delle sue prigioni. In Italia, accanto a realtà molto moderne come quelle del carcere di Opera, ve ne sono moltissime fatiscenti, inadeguate, sovraffollate.
La suora ci ha poi raccontato che alle sue proposte aderiscono sia cristiani che musulmani, che condividono lo stesso bisogno di  speranza, e anche di affidamento a un unico Padre. Il compito di suor Enrica è quello di offrire una speranza e un conforto a tutti nei momenti di maggiore difficoltà e, soprattutto,  la religiosa cerca di far ritrovare ad ogni detenuto che si avvicina a lei fiducia verso Dio e verso gli altri. Non esistono ragazzi né uomini per natura cattivi, dice, ma bisogna aiutare chi ha sbagliato a ricominciare un nuovo cammino, dando a ciascuno un’altra chance.  Il percorso per comprendere i propri errori e cercare di non commetterli più non è facile, soprattutto in un ambiente difficile e ostile come può essere il carcere, dove le condizioni di vita purtroppo spesso sono indecorose. Ma il messaggio che nasce dal nostro incontro  con la suora è che bisogna sempre nutrire la speranza di riuscire a farcela, anche se prima si è sbagliato!

Crediamo che il carcere debba essere un luogo di rieducazione e avere dunque le caratteristiche delle istituzioni educative, come la scuola stessa, attente a “tirar fuori” da ognuno le attitudini e le caratteristiche migliori, per consentire a tutti un reinserimento positivo nella società.

Nelle parole di suor Enrica abbiamo trovato una conferma del valore e dell’importanza del percorso sui diritti umani e la legalità, che stiamo seguendo dall’anno scorso: ognuno di noi ha una dignità  che deve essere rispettata ,e ognuno di noi necessita di amore, soprattutto se ha sbagliato.

(Lorenzo Fossali, Eleonora Radicci     III A)

  • Share:
Rigola

Previous post

Festa dell' Accoglienza alla nostra Scuola dell’Infanzia
18 Ottobre 2016

Next post

Open Day
25 Ottobre 2016

You may also like

  • protezione civile cover
    LA PROTEZIONE CIVILE A RIGOLA!
    21 Marzo, 2023
  • AVIS
    AVIS, UNA STORIA DI SOLIDARIETÀ
    13 Marzo, 2023
  • Formazione adozione
    Seminario di formazione “Identità e storie: tutte uniche, tutte importanti”
    10 Marzo, 2023

Rigola Cool School - the Magazine

Rigola Cool School – il giornalino!
31Gen2023
Rigola Cool School – La vecchia scuola: Rigola in the past
06Feb2023
Rigola Cool School – l’angolo dei libri – the books corner
20Feb2023
Rigola Cool School – Breaking news: is there a broken future for women?
20Feb2023
Rigola Cool School – Breaking news: day of remembrance, meeting with Carlo Perego
20Feb2023
Rigola Cool School – Breaking news: day of remembrance, the rug of the memory
20Feb2023
Rigola Cool School – Remembrance day
20Feb2023
Rigola Cool School – Critical Thinking: the skill to grow
01Mar2023
Rigola Cool School – words and art
27Mar2023

Ultimissime

LA PROTEZIONE CIVILE A RIGOLA!
21Mar2023
AVIS, UNA STORIA DI SOLIDARIETÀ
13Mar2023
Seminario di formazione “Identità e storie: tutte uniche, tutte importanti”
10Mar2023

Laboratori

Laboratorio scientifico per bambini: “Conoscenza ed esperienza” due formule magiche per il successo formativo
31Mag2019
Buone ragioni per partecipare a un open day a scuola
22Nov2019
Laboratori linguistici scuola dell’infanzia: un passo cruciale per la formazione dei bambini
02Mag2019
“Perché scegliere una scuola cattolica?”: tutto ciò che devi sapere
31Ott2019
Progetti scuola secondaria: tutto ciò che c’è da sapere
13Mar2019
Progetti Emozioni scuola infanzia: il successo parte da qui!
04Ott2019
Progetti scuola primaria: tutto quello che c’è da sapere
04Mar2019
Iscrizione scuola dell’infanzia – cosa fare e quando
10Set2019
Laboratori e lavoretti creativi per bambini
12Dic2018

Cerca

Don Carlo San Martino - Rigola


Don Carlo San Martino Accoglie - Educa - Orienta bambini e ragazzi nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria.

DON CARLO SAN MARTINO - RIGOLA
Via G. Leopardi 59 - 20842 Besana Brianza - MB

La Scuola

  • Chi Siamo
  • Progetto formativo
  • Laboratori Curriculari
  • Servizi Extrascolastici
  • News
  • Biblioteca Virtuale
  • Registro Elettronico

School system

  • Sezione primavera
  • Scuola dell’infanzia paritaria
  • Scuola primaria paritaria
  • Scuola secondaria paritaria

SEGUICI

INFORMAZIONI

Contattaci per informazioni sull'Istituto e sulla nostra struttura di Besana Brianza e sui nostri ordinamenti scolastici.

CONTATTI

Privacy Policy
Cookie Policy

  • Chi Siamo
  • Progetto Formativo
    • PTOF
    • Servizi
  • Le Scuole
    • Sezione primavera
    • Scuola infanzia paritaria
    • Scuola primaria paritaria
    • Scuola secondaria paritaria
  • Laboratori e Corsi
    • Laboratori Curriculari
    • Offerta Extra scolastica
    • Cambridge Preparation Centre
  • Scuola e Famiglia
  • News
  • Frammenti
    • Fumetto
    • Centenario in video
    • Film
    • Biblioteca
  • Contatti
  • Registro Elettronico