Diciamo no al bullismo!
Come ci dobbiamo comportare con gli altri? Perché è importante usare sempre parole gentili? Come ti senti se vieni maltrattato? Possiamo fidarci delle persone che conosciamo sui social media? E a chi ci dobbiamo rivolgere se ci rendiamo conto che qualcuno si sta comportando inadeguatamente nei nostri confronti?
Queste sono solo alcune delle domande utilizzate il 7 febbraio come spunto di riflessione dai bambini di quarta e quinta della scuola primaria, in occasione della giornata del bullismo e del cyberbullismo.
Un tema importante, quello trattato in questa giornata istituita dal MIUR: è fondamentale affrontare con i bambini il problema del bullismo, per riflettere insieme su un fenomeno purtroppo così diffuso e spesso sottovalutato.
Episodi di bullismo, infatti, si verificano spesso anche all’interno delle stesse scuole e vedono i ragazzi essere vittima dei “bulli”, ovvero compagni con un comportamento violento nei loro confronti, sia dal punto di vista fisico che mentale.
Una giornata per capire, intervenire e prevenire questo attuale quanto triste fenomeno sociale, dunque, per aiutare le persone a riconoscere questo fenomeno e a supportare chi ne è vittima, una giornata per far capire ai ragazzi quanto il bullismo sia grave e possa avere ripercussioni nella vita di chi ne è vittima.
Con l’avvento dell’era digitale, la nostra era, il bullismo può però verificarsi “silenziosamente” attraverso Internet, con smartphone e social media. Questo è riconosciuto come cyberbullismo, un fenomeno ancora più difficile da individuare, in quanto gli autori possono anche operare in forma anonima. Ed è qui che sorgono le domande quali “ci possiamo fidare di chi conosciamo online? Siamo sicuri che si stiano raccontando e presentando per quelli che sono veramente?” Prima di condividere informazioni private, foto, video, con persone che conosciamo in rete, dobbiamo pensarci dieci, cento…mille volte. Per evitare di trovarci in situazioni spiacevoli e difficili da gestire, che possono tramutarsi in esperienze drammatiche.
In occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo allora, la nostra scuola dice NO al bullismo, dedicando le lezioni ad azioni e attività di sensibilizzazione per gli studenti. Il tema della giornata ben si colloca all’interno del tema dell’anno, SOS-TENIAMOCI: sosteniamo l’ambiente, sosteniamo le azioni corrette, sosteniamo le iniziative del territorio. SOS-TENIAMOCI per mano nel cammino del nostro sapere e delle nostre azioni.
La classe quarta dice no al bullismo. Uno STOP deciso ad atteggiamenti che fanno soffrire, che non aiutano. Semaforo verde a parole gentili, a consigli buoni. I bambini hanno elaborato i propri pensieri e le proprie riflessioni, per espirmere poi a parole il perché del loro no al bullismo.
Allora, no al bullismo perché non fa crescere; no al bullismo perché è pericoloso, per tutti; no al bullismo perché è un atteggiamento che fa molto male e può offendere terribilmente le persone; ancora, no al bullismo perché ognuno è libero di fare e dire ciò che vuole, nel pieno rispetto dell’altro; no al bullismo, si all’altruismo, all’aiuto reciproco, al rispetto.
Anche la classe quinta si pone CONTRO ogni forma di bullismo!
Per loro, un’intera mattina di riflessione sul tema con brainstorming, discussione, schede e creazione di vari slogan. Il bullismo va combattuto con l’educazione e non con l’indifferenza!
Allora, vietato deridere, sfruttare, maltrattare, prendere in giro, escludere. Pensare, prima di agire!
In classe non abbiamo solo trattato il tema visto con gli occhi della vittima, ma abbiamo voluto dare uno sguardo a 360 gradi al problema; è stato quindi fondamentale analizzare il comportamento del bullo e porci la domanda “perché si comporta così”? L’intenzione del bullo è quella di spaventare, intimorire, affinchè possa sentirsi forte e grande. Con il suo atteggiamento, pensa che gli altri lo vedano potente, di successo. In realtà, dietro a queste azioni c’è spesso una persona debole, fragile, che ha bisogno di conferme e di attenzioni, che ha delle difficoltà evidenti e che vuole essere accettato dal gruppo.
Ecco dunque che diventa fondamentale saper riconoscere questo comportamento, con tutte le complessità che questo cela, e supportare il bullo nel superare i propri problemi.
Attenzione, aiuto e inclusione non solo nei confronti delle vittime, ma anche dei bulli: perché la cura e il supporto sono un’ottima prevenzione!
È importante trattare il tema del bullismo in classe in modo che bambini e ragazzi possano riconoscerlo quando accade, sia in classe che nella vita di tutti i giorni, e capirne le conseguenze.
Ricordiamoci: chi resta indifferente è colpevole a sua volta, in quanto per riuscire a sradicare questo fenomeno è necessaria la collaborazione di tutti!
Tag:bullismo, cyberbullismo