C’era una volta un Re…
C’era una volta un Re… Così incomincia il nostro anno di scuola: e si aprono mille mondi possibili, mille modi per conoscere e per conoscersi. A partire dalle fiabe, e dalle emozioni che ogni storia sa trasformare in parole, azioni, immagini, musica.
C’era una volta un Re… Così incomincia il nostro anno di scuola: e si aprono mille mondi possibili, mille modi per conoscere e per conoscersi. A partire dalle fiabe, e dalle emozioni che ogni storia sa trasformare in parole, azioni, immagini, musica.
Basta dire “C’era una volta…” La fiaba è il mondo del possibile e dell’impossibile, dell’incontro tra reale e immaginario, tra detto e non detto. E, sopra ogni cosa, è il mondo delle emozioni: dalla paura alla rabbia, dalla tristezza alla gioia, con tutte le sfumature di luci e colori che ne derivano. Con il più semplice, e il più aperto di tutti gli inizi, è incominciato questo anno di studio, di gioco e di lavoro nella nostra scuola. A partire dai giorni dell’accoglienza, il tema della fiaba è stato individuato come trama comune dei percorsi formativi proposti dal collegio docenti ai bambini e ai ragazzi di tutte le classi, dagli “apprendisti” della scuola dell’Infanzia, ai più grandi dell’ultimo anno della Secondaria.
Un tema che sarà declinato e approfondito in tanti modi diversi, assecondando la ricerca di senso espressa dai nostri alunni in forme che dipendono non solo dall’età, dalle attitudini e dai bisogni di ciascuno, ma anche dalla voce che si alza perentoria dal gruppo dei “pari”: un’altra avventura per imparare a ridere di sé e a sdrammatizzare, per penetrare attraverso l’immaginazione e il divertimento in un universo profondo, dove provare a carpire il mistero che appartiene a ognuno di noi.
Ascolteremo non una fiaba sola, ma tante; proveremo a viverle sulla nostra pelle, trasformando in ingredienti fiabeschi le esperienze quotidiane nelle aule, nell’orto scolastico, in palestra, nei laboratori. Di nuovo, per il terzo anno, condivideremo il nostro percorso, la gioia e la fatica che ne verranno, in un progetto creativo e teatrale per tutti.
Cercheremo di raccontare noi stessi, utilizzando uno schema narrativo che viene da lontanissimo: con tutte le variazioni e le integrazioni che di tempo in tempo ci sembreranno più utili e vive.
Le fiabe tradizionali nacquero per educare e orientare: certo, con una intenzione fortemente ideologica, ben lontana dalla nostra pedagogia, e dai suoi principi di libertà, di uguaglianza, di rispetto dell’individuo. Eppure non c’è fiaba che non contenga un nucleo antico di verità, che non affondi le radici in qualche luogo, a volte oscuro, a volte luminoso, della nostra anima. Qui ci piacerebbe arrivare.
Per giocare, mettersi in gioco e, così facendo, imparare: imparare che non sempre c’è un giusto e uno sbagliato, un buono e un cattivo così come noi siamo abituati a pensarli e a conoscerli.
Ci sono, piuttosto, tante storie, tanti personaggi, anzi, tante persone sullo stesso cammino.
Che l’anno sia pieno, e bello e buono per tutti noi!