Centri estivi e oratori aperti: il bisogno della relazione
Questo bimbo a chi lo do? Ai centri estivi, che riaprono il 15 giugno, con rispetto scrupoloso delle linee guida del governo.
“Questo bimbo a chi lo do?” è il ritornello di una nota ninna nanna, che molte mamme cantano ai loro bimbi. In questi mesi di chiusura delle scuole, è diventato, però, una domanda coerente con la situazione reale delle famiglie. Se i genitori lavorano in smart working, e i bimbi non possono né andare a scuola, né dai nonni, a causa del coronavirus, la gestione delle loro esigenze, di gioco, studio e attenzione, è quasi una missione impossibile.
Chi si domanda con preoccupazione quando iniziano i centri estivi, può finalmente tirare un sospiro di sollievo per i propri figli. Il periodo scolastico si è concluso senza che i più piccoli potessero tornare sui banchi. Ma l’estate e il miglioramento della situazione sanitaria permettono di continuare le riaperture delle attività, anche quelle dedicate ai bambini.
L’ordinanza del presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, emanata venerdì 12 giugno 2020, stabilisce che i centri estivi privati possano essere attivi da lunedì 15. Il DPCM firmato dal premier Giuseppe Conte regolamenta le nuove aperture fino al 14 luglio e definisce le linee guida del governo per ridurre al minimo la possibilità di nuovi focolai di coronavirus.
Le norme di sicurezza per continuare la lotta al coronavirus riguardano anche le attività di centri estivi e oratori. Infatti, i bambini devono essere tutelati, così come i componenti di tutta la famiglia.
Nell’articolo spieghiamo come la riapertura dei luoghi di incontro dei bambini sia un’opportunità per tutti, e risponda al bisogno dei piccoli di alimentare relazioni anche al di fuori della famiglia. Raccontiamo quali sono le linee guida del governo per proteggere i bimbi e le modalità di attuazione nei centri estivi.
Centri estivi 2020, una nuova normalità per famiglie e bambini
I genitori hanno espresso il bisogno di avere scuole aperte e sicure per i loro bambini. L’obiettivo era garantire ai più piccini la massima tutela della salute e nello stesso tempo una vita di relazione al di fuori delle mura domestiche. Le scuole però non sono state riaperte. Non c’è stata la tradizionale festa che precede l’estate e chiude il tempo dei compiti e delle interrogazioni.
Il coronavirus ha sospeso la vita consueta, anche quella dei bambini. Ma ora è tempo di rallegrarsi delle novità. Il 15 giugno riaprono i centri estivi, con attenzione minuziosa al rispetto delle regole stabilite per garantire la sicurezza dei bambini. Si apre l’orizzonte di una nuova quotidianità, in cui impariamo a convivere con gli strascichi della pandemia, e anche i bimbi ritrovano i benefici della socialità.
La riapertura dei centri estivi e degli oratori è un segno importante. Rappresenta un ritorno alla vita, che è fatta di relazioni, di occhi che si guardano, parole dette faccia a faccia, gesti e azioni che possono essere condivisi in uno stesso spazio. È una rinascita per i bimbi e i ragazzini, ma anche per le famiglie.
Il coronavirus, il lavoro da casa, e i bambini
Durante i mesi del lockdown, dell’isolamento obbligato a causa del coronavirus, molti genitori hanno dovuto trasferire le proprie attività professionali negli spazi domestici. Contemporaneamente, anche bimbi e preadolescenti si sono trovati chiusi in casa, senza gli stimoli delle lezioni in presenza e delle amicizie nate a scuola. Dunque, due situazioni impreviste e inusuali hanno scombinato la vita quotidiana.
L’attenzione richiesta dalle attività di lavoro era in conflitto con l’attenzione richiesta dai bimbi. I genitori non possono sdoppiarsi e rispondere alle esigenze dei più piccoli è stata una prova non facile, nel contesto lavorativo modificato dalla pandemia.
Durante la fase 3 di gestione dell’emergenza coronavirus, contare sui centri estivi e sull’attività degli oratori è un netto miglioramento della quotidianità delle famiglie. I genitori che ancora lavorano in smart working possono svolgere i loro compiti professionali più tranquilli. I bambini trovano una nuova risposta al loro bisogno di relazione, con coetanei, e con adulti che siano figure di riferimento esterne alla famiglia.
Centri estivi: cosa sono e perché oggi sono ancora più importanti
I genitori saranno felici per i loro figli che hanno dai tre ai diciassette anni, bimbi e ragazzini cui sono dedicati i centri estivi. Cosa sono esattamente questi luoghi per piccini e preadolescenti? E perché proprio oggi, nelle settimane post lockdown, sono così importanti?
I centri estivi sono luoghi di incontro per bambini, preadolescenti e adolescenti, dove vengono organizzati giochi, attività motorie e formative, lavoretti creativi estivi per i più piccoli. I piccoli vengono seguiti da educatori specializzati in spazi ampi, adatti alle loro esigenze, dove possono muoversi e socializzare all’aperto in sicurezza.
Nel contesto dei centri estivi e degli oratori i bambini costruiscono relazioni tra loro e con adulti che non fanno parte della famiglia. Ora i centri di aggregazione per piccoli e adolescenti sono più importanti che mai. Per più di due mesi i bambini non hanno avuto la possibilità di relazionarsi con persone al di fuori del nucleo familiare.
Trascorrere tutta la giornata in casa con la madre e il padre è estremamente rassicurante. Senz’altro è stato positivo che i genitori abbiano passato più tempo con i loro figli. Ma occorre che negli anni dell’infanzia siano garantite le occasioni di socializzazione con coetanei e figure di riferimento della scuola o di centri educativi. Infatti, i bambini devono imparare ad affrontare contesti in cui vengono messi alla prova, in cui devono confrontarsi, devono reagire e rispondere in modo corretto e costruttivo. È in gioco l’autostima dei bimbi, che va consolidata pian piano durante la crescita, e la loro capacità di affrontare e superare le paure.
Il bisogno della relazione
A partire dai due anni il bambino inizia ad avere interesse per le relazioni con i suoi pari, con i coetanei. Si tratta di relazioni diverse da quelle che vengono instaurate con gli adulti. Infatti, con i genitori, e con le figure di riferimento adulte della vita di un bambino, si consolida inevitabilmente un rapporto asimmetrico. La mamma, il papà, il nonno, la nonna, la zia, lo zio, sono persone che guidano il bambino e lo proteggono.
Al contrario, tra coetanei nascono e si consolidano relazioni simmetriche basate sulla condivisione di interessi, desideri, paure e affinità. La spinta a creare rapporti e legami affettivi è considerata un bisogno primario. Durante gli anni della scuola, le relazioni tra i bambini diventano un’opportunità per imparare insieme come superare difficoltà e paure. Dunque, l’apertura dei centri estivi 2020 e delle attività degli oratori è un’occasione per migliorare il benessere di bimbi, preadolescenti e adolescenti.
Le linee guida del governo per i centri estivi 2020
I centri estivi e gli oratori sono finalmente disponibili per le famiglie, a partire dalla metà di giugno. Si ritorna alla normalità, una nuova normalità che deve fare i conti con gli ultimi colpi di coda del coronavirus. Per questo le linee guida del governo hanno definito alcune norme da rispettare nel riprendere le attività dedicati ai più piccoli.
Il regolamento è stato redatto dal Dipartimento delle politiche per la famiglia e sono inserite all’interno dell’allegato 8 del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 giugno 2020.
Centri estivi 2020: coronavirus al bando grazie ad accurate misure di sicurezza
Finalmente i centri estivi 2020, coronavirus permettendo. Per continuare la lotta alla pandemia, spazi e attività dei bimbi devono essere organizzati secondo regole precise. Elenchiamo le linee guida del governo, che vanno osservate e attuate con la massima attenzione:
- Il primo criterio da rispettare nell’apertura di centri estivi e oratori è mantenere la distanza di un metro tra le persone. I bimbi, quindi, dovranno essere suddivisi in piccoli gruppi che svolgano attività in spazi sufficientemente separati.
- Le mascherine devono essere indossate anche dai bambini, a partire dai sei anni di età.
- Deve essere misurata la temperatura corporea dei bimbi al loro arrivo, attraverso un termometro senza contatto, per assicurarsi che non sia superiore ai 37,5 ⁰C.
- Sia nella fase di accoglienza dei bambini al centro estivo, sia in quella di uscita, occorre garantire che non avvengano assembramenti. Dunque, ingressi e uscite devono essere scaglionate, ogni cinque o dieci minuti.
- Le linee guida del governo suggeriscono anche un rapporto numerico tra educatori e bambini. Per i più piccoli, dai tre ai cinque anni, è consigliata la presenza di un adulto ogni cinque bimbi. Per i più grandicelli, dai sei agli undici anni, si suggerisce che sia presente un operatore ogni sette piccoli. I preadolescenti e gli adolescenti, invece, possono costituire gruppi di dieci accompagnati da un adulto.
- Devono essere rispettate le norme igieniche che impediscono il contagio attraverso i cosiddetti droplet, cioè minuscole goccioline di saliva. Starnuti e colpi di tosse vanno bloccati con la mascherina e la piega del gomito portata alla bocca. Occorre lavarsi frequentemente le mani e igienizzare le superfici.
- Le attività organizzate nei centri estivi e negli oratori devono svolgersi prevalentemente all’aperto. Nel caso in cui siano previsti giochi e compiti al chiuso, bisogna tenere le finestre aperte per la maggior parte del tempo in modo da mantenere i locali sempre ben arieggiati.
Lavoretti creativi estivi per bambini, attività linguistica, motoria e didattica
Cosa fare ai centri estivi del 2020, un anno strano che ci ha completamente colti di sorpresa? Le attività organizzate nei luoghi dedicati alla socializzazione dei bimbi devono essere all’insegna della sicurezza. Per evitare i rischi di contagio da coronavirus vengono adottate e attuate con grande zelo le linee guida del governo. Ma i bambini possono comunque giocare e fare amicizia spensierati.
Le giornate nei centri estivi trascorrono in modo lieto tra attività varie: lavoretti creativi estivi per bambini, compiti che stimolano le abilità linguistiche, giochi che sollecitano le capacità motorie, occasioni per imparare cose nuove. Già durante gli anni della scuola primaria, i piccoli iniziano a diventare consapevoli delle proprie inclinazioni. Così è importante, per esempio, incoraggiarli a esplorare la loro creatività.
Dunque, quali lavoretti creativi estivi per bambini possono stimolare maggiormente la fantasia?
Tra i compiti più semplici, immediati e divertenti, c’è il disegno, in cui il piacere di creare si esprime attraverso forme e colori. Ma i bambini più grandicelli potrebbero trovare soddisfazione anche nella scrittura di piccoli racconti dei giorni di scuola, oppure della quotidianità casalinga con mamma e papà, durante le settimane di lockdown.
Molti bimbi amano ricavare nuovi oggetti da materiali apparentemente di scarto. Una bottiglia vuota può trasformarsi in un vasetto dove piantare basilico o fiori, oppure, per i più innamorati degli animali, in un nido perfetto per pettirossi, cardellini, picchi e passerotti.
Centro estivo Summer Camp di Rigola al Don Carlo San Martino di Besana Brianza
L’Istituto paritario Don Carlo San Martino di Besana Brianza organizza il centro estivo Summer Camp di Rigola, per bambini della scuola primaria. Dal 15 giugno al 31 luglio, i piccoli tra i sei e gli undici anni possono rivedere gli amici nel verde dei giardini, in un ambiente controllato, con educatori preparati, che garantiscono la massima sicurezza. Le attività pensate appositamente per loro hanno l’obiettivo di facilitare la socializzazione, l’incontro, la nascita di amicizie, l’aggregazione.
Al Summer Camp di Rigola i bimbi trovano occasioni di svago, di sviluppo delle capacità motorie e della creatività. Il Camp viene proposto anche in inglese e in spagnolo. Quest’anno il tema delle attività è “Rigola nel verde: scopro, capisco, agisco”. I piccoli utilizzeranno il teatro, il Cortile dei sassi, il grandissimo parco dell’Istituto, con frutteto e orto. Ci saranno gazebo per assicurare la presenza di zone d’ombra per ripararsi dal sole nei momenti più caldi.
L’orario del Summer Camp di Rigola è dalle 9 alle 16, con ingressi e uscite scaglionati ogni cinque minuti. Gli spazi, i giochi, le attività motorie, linguistiche e i lavoretti creativi estivi per bambini sono organizzati nel rispetto delle linee guida del governo. La sicurezza dei bambini è il primo obiettivo del nostro impegno: accompagnare i piccoli nell’avventura della crescita nei valori cristiani, con rinnovato entusiasmo e amore.
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