Il percorso I CARE – l’importanza del singolo, all’interno di un gruppo
Il percorso “I care” ci accompagna dall’inizio dell’anno e viene tutt’ora portato avanti: si tratta di un cammino che è stato progettato per i piccoli per tutto l’anno scolastico, declinato su diverse attività.
La scelta del percorso I care è stata dettata dall’esigenza di dare spazio e attenzione alle relazioni sociali nel gruppo, a partire dal riconoscimento del valore del singolo. Proprio per questa ragione, i primi mesi di osservazione sono stati molto importanti, poiché ci hanno permesso di far emergere bisogni e specificità. Da qui si è partiti per declinare poi la scelta e realizzazione dei singoli percorsi.
Come hanno interpretato il percorso I CARE i bimbi di 3 anni, insieme alla loro educatrice Michela? Lo scopriamo nelle prossime righe!
Durante tutto il percorso, i libri ci hanno permesso -e ci permetteranno- di raggiungere gli obiettivi educativi prefissati. Il percorso I CARE infatti viene affrontato, in tutte le sue fasi, partendo dalla lettura di un libro: è proprio da qui che si avviano i percorsi progettuali ed educativi, che prendono anche spunto da inclinazioni, passioni e interessi dei bambini.
La lettura come leitmotiv, che apre la strada a riflessioni, esperienze, gioco e apprendimento.
L’obiettivo di I CARE? Sviluppare la consapevolezza del fatto che ognuno di noi è una singola entità, che acquista un valore maggiore all’interno del gruppo. Per portare i piccoli a prendere coscienza di questa grande realtà, abbiamo inizialmente lasciato loro i loro spazi: un periodo di tempo, durato circa due mesi, durante il quale i bambini hanno osservato lo spazio circostante, si sono studiati vicendevolmente, hanno ricreato una sintonia e delle relazioni sociali che si erano perse. Con attività manipolative e artistico-espressive abbiamo dato spazio all’identità del singolo, contestualizzandolo sempre all’interno di un gruppo.
I CARE – come è stato declinato nella quotidianità
Nel mese di novembre, in occasione della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, abbiamo dedicato un’intera settimana ai diritti del bambino. Con loro abbiamo esplorato, nella teoria e nella pratica, i loro diritti più importanti. Il diritto alla noia, il diritto al movimento, il diritto all’ascolto, il diritto a sporcarsi, il diritto al selvaggio…ognuno di questi diritti è stato spiegato ai bambini, e dopo la spiegazione a parole…largo ai fatti!
Abbiamo concesso ai bambini di muoversi liberamente nello spazio, di giocare sporcandosi, di correre liberi in mezzo alla natura (nel parco della scuola) e abbiamo fatto provare loro il diritto ad annoiarsi…qualcuno non è stato tanto felice di quest’ultima esperienza 🙂
La lettura del libro di Pezzettino è stata formativa ed educativa, in questo contesto.
Pezzettino è talmente piccolo in confronto ai suoi amici che si convince di essere un pezzetto di qualcun altro, un pezzetto mancante. Ma di chi? Incomincia dunque un viaggio alla ricerca di sé stesso.
Il libro, analizzato ed esplorato in tutti gli ambiti di competenza, ci ha permesso di avvicinarci al Natale con la consapevolezza dell’importanza della nostra unicità, che trova piena espressione nell’essere parte di un insieme. Io ma anche noi, il sé e l’altro.
Ogni esperienza è vissuta come una forma di cura: cura per l’ambiente, per gli spazi che abbiamo a disposizione (che impariamo sapientemente a conservare, a rispettare, a rendere accoglienti), cura soprattutto per gli altri: e dopo la lettura di pezzettino, quale momento migliore, se non il Natale, per prendersi cura degli altri?
Ecco allora che i bambini si avvicinano alla felicità del donare e di condividere, con chi ne ha più bisogno: nasce il progetto scatole di Natale. I bambini e i ragazzi, con l’aiuto dei loro genitori, si sono procurati una scatola e vi hanno riposto una cosa calda (sciarpa, guanti, cappellino), una cosa golosa (caramelle, dolcetti), un passatempo (libro, giornalino, pastelli), un prodotto di igiene personale (dentifricio, sapone, bagnoschiuma) e un bigliettino gentile (un disegno, un pensiero speciale). Hanno poi confezionato la scatola come un vero pacchetto regalo: carta colorata, fiocchi, nastri…per rendere il tutto ancora più bello!
In un angolo del pacco ognuno ha indicato il destinatario del proprio regalo: uomo? Donna? Bambino? Bambina? Questo per permetterci di consegnare i regali nelle giuste mani 🙂
E dopo il natale, eccoci pronti per prepararci a un evento divertente e colorato: il carnevale! Il carnevale, come tutte le altre ricorrenze, non è solo un punto di arrivo, ma è anche, e soprattutto, un percorso! Anche in questo caso quindi abbiamo iniziato la preparazione, intrisa di fondamenti pedagogici e spunti di riflessione ed educativi, già a partire dall’inizio del mese di gennaio. Il leitmotiv di questo periodo? Naturalmente un libro! La tribù dei variopinti ci ha accompagnati per alcune settimane e ha dato spunto a riflessioni, suggestioni, attività!
Per la tribù degli indiani dei Bludiprussia il colore più bello è il blu. Per gli indiani nemici dei Chiomarossa, è il rosso; per la tribù nemica dei Piumagialla, il giallo; per i Verdemuschio il verde.
Il piccolo Pennablù, figlio del capo indiano Aquila Arrabbiata dei Bludiprussia è molto sensibile: e spesso si avventura nella foresta, immergendosi nel mondo meraviglioso della natura; parla con le piante e gli animali e riesce a capire quel linguaggio sconosciuto agli uomini. Nella foresta incontra amici pellerossa speciali, ognuno dei quali regala lui degli oggetti colorati appartenenti alle loro tribù. E allora, pensa Pennablù, perché non unire tutte le tribù e formare la tribù dei variopinti?
Sulla scia di questo libro, abbiamo toccato valori importanti con i bambini: la diversità come fonte di arricchimento, il valore dello scambio, la tolleranza. E dopo la lettura del libro, eccoci pronti a festeggiare il carnevale, con le nostre magliette della tribù dei variopinti: magliette bianche sulle quali i nostri bimbi hanno lasciato le loro impronte colorate…tante manine rosse, blu, gialle e verdi ospitate su piccole magliette bianche, simbolo di diversità che unisce e include!
Le attività e le iniziative del percorso I care non finiscono con il carnevale, ma continuano fino a Pasqua. I nostri piccoli si stanno preparando alla festa del papà, al 21 marzo, giornata mondiale della sindrome di Down, alla festa di primavera, alla santa Pasqua!
Ci rivediamo presto allora, con i racconti del mese di marzo e aprile!