FASE 2: bambini e adolescenti restano a casa
Da pochi giorni è cominciata la Fase 2, così chiamato il periodo di transizione verso il ritorno alle abitudini e alla tanto sperata normalità. Ci si interroga su come sarà la vita post-Covid e se effettivamente torneremo mai a vivere come prima. Sicuramente per tante attività il cambiamento di questi mesi ha segnato uno spartiacque tra ciò che era la routine prima e ciò che sarà d’ora in poi. La scuola è stata travolta e “S-travolta” dall’emergenza. Il significato profondo di crescita nella comunità non può essere reinterpretato soltanto dall’erogazione delle lezioni online. Nella delicatissima e fondamentale età dello sviluppo, le basi del carattere si costruiscono su condivisione, relazione con l’altro e confronto costante. L’isolamento forzato che stanno vivendo bambini e adolescenti è difficile, per questo c’è bisogno di capire che la voglia di rivedere i propri amici non è solo un capriccio dettato dalla noia.
Esseri umani in crescita dal punto di vista biologico
L’infanzia e l’adolescenza sono “scoperte” recenti dal punto di vista biologico. Infatti, per secoli ci si è interessati ben poco agli esseri umani in via di sviluppo, immaginandoli come adulti in miniatura. E’ di metà del secolo scorso il termine teenager e solo degli ultimi vent’anni gli studi sul cervello. Prima di questi approfondimenti si pensava che lo sviluppo encefalico fosse completo già nei bambini della scuola materna e che la svolta decisiva avvenisse al momento della pubertà. Perché, quindi, gli adolescenti hanno spesso reazioni che fatichiamo a comprendere? Chiunque ha dei figli adolescenti o si rapporta con loro ogni giorno come gli insegnanti, deve sapere che, sebbene per molti aspetti possano sembrare già grandi, il cervello è profondamente diverso da quello degli adulti. Lo sviluppo dell’encefalo non è un semplice processo di accrescimento ma una costruzione progressiva che modifica notevolmente l’anatomia e la fisiologia dell’organo. L’encefalo è l’organo che più di ogni altro contraddistingue gli esseri umani, ma è anche quello meno sviluppato alla nascita; in un neonato è circa il 40% di quello di un adulto, non solo per le dimensioni, ma soprattutto per la struttura delle sue connessioni interne. Lo sviluppo cerebrale avviene a partire dalla parte posteriore per arrivare solo progressivamente a quella anteriore. Ciò significa che il “cablaggio” del cervello inizia da strutture che controllano i processi motori e quelli sensoriali (vista, udito, equilibrio…), per poi procedere verso la corteccia anteriore deputata al giudizio, al controllo degli impulsi, alla presa di decisione razionale. Questo processo di connessione delle aree cerebrali non può dirsi completo prima dei 25 anni, per questo le significative difficoltà degli adolescenti nel comprendere le conseguenze delle loro azioni e nel prendere decisioni ponderate vanno pertanto attribuite all’incompleto e insufficiente sviluppo della connettività con la parte razionale del cervello. Inoltre il periodo adolescenziale è caratterizzato dall’esplosione degli ormoni sessuali che influenzano il sistema limbico e tutto il complesso sistema di ricordi e emozioni. Gli adolescenti sono così particolarmente sensibili agli sbalzi di umore e soggetti a reazioni eccessive, ad esempio di rabbia o di angoscia. Questo spiega perché siano spesso umorali, irritabili e impulsivi e stiano vivendo questo momento così particolare con angoscia, sovraeccitazione e sbalzi di umore.
Come trasformare questo periodo in una risorsa
La “fortuna” è che il cervello di bambini e adolescenti è una fenomenale macchina di apprendimento; sostituisce continuamente informazioni attraverso lo sfoltimento di ciò che è meno utile e meno utilizzato, e incamera, in cambio, una quantità enorme di nuove informazioni che, se sottoposte a richiamo ripetuto, danno luogo al potenziamento a lungo termine e alla stabilizzazione delle sinapsi e quindi a un consolidamento dei ricordi migliore di quello che ha luogo nell’adulto. La flessibilità è perciò la grande opportunità dell’adolescenza, che va sfruttata per potenziare sia l’apprendimento sia la capacità di fronteggiare i problemi emotivi. È necessario essere consapevoli delle difficoltà determinate dal naturale periodo dello sviluppo del cervello e mostrarsi tolleranti e, soprattutto, mantenere aperto un canale di comunicazione che consenta ai figli di apprendere progressivamente a riflettere su di sé e sulle cose, a vederle da punti di vista diverso e a incanalare le loro energie potenti e disordinate in direzioni positive.
E’ importante dare un esempio positivo e di fiducia verso le decisioni prese dal Governo, il messaggio che deve rimanere impresso nei ricordi dopo questa esperienza è di collaborazione con gli altri. Essere utili e in relazione con gli altri anche se a distanza è possibile. E’ necessario anche coinvolgere i figli in riflessioni positive che mostrino come è normale vivere periodi di cambiamento e adattamento a nuove situazioni. Sostenerli nel coltivare con continuità le relazioni, seppur virtuali, con amici e compagni di scuola oltre le ore di lezione. Concedere loro delle ore di privacy in cui potersi rifugiare senza pretendere un contatto e un dialogo continuo.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la fascia di età tra i 12 e i 17 anni dovrebbe svolgere ogni giorno almeno un’ora di attività fisica per promuovere e mantenere uno stato di buona salute e il peso nella norma ma anche perché – si sa- perché l’attività motoria scatena serotonina e ormoni che danno gioia e rilassamento.
Cosa possono fare i genitori per promuovere l’attività fisica a questa età?
- Dare l’esempio, se i genitori sono attivi anche i figli lo saranno.
- Incoraggiarli a fare l’esercizio fisico svolto abitualmente o a iniziare gradualmente a muoversi.
- Creare luoghi sicuri in cui si possano allenare.
- Limitare l’utilizzo di televisori, PC, tablet e cellulari a un massimo di 2 ore al giorno, oltre al tempo necessario per lo svolgimento dell’attività didattica.
- Cercare di far rispettare i consueti orari per il sonno.
Alcune attività trasversali, importanti per lo sviluppo, sono:
- il movimento libero: ballo, salti, stretching
- il gioco con i fratelli/sorelle o con i genitori o altre persone che vivono in casa
- la musica e la lettura per favorire l’apprendimento e rilassarsi
- il disegno, la pittura per stimolare la creatività
- lo svolgimento di alcuni lavori domestici, come: cucinare, spolverare, passare l’aspirapolvere, apparecchiare/sparecchiare la tavola, rifare il letto e ordinare la camera, lavare i vetri, occuparsi del giardino o del terrazzo, ecc per sentirsi utili e responsabilizzati all’interno del contesto familiare.
Ricordiamoci che non siamo soli, insegnanti e professionisti nel sostegno psicologico sono a disposizione per parlare e valutare insieme qualunque situazione di disagio e difficoltà.