La voce degli alunni: riflessioni condivise per continuare ad imparare
Un corso di formazione per insegnanti del primo ciclo
“Dal seme nasce una radice, quindi un germoglio, dal germoglio le piccole foglie, dalle foglie il fusto, i rami e in cima il fiore. Non possiamo dire che sia il seme a provocare la crescita e neanche possiamo dire che sia il suolo. Possiamo solo dire che le potenzialità sono contenute nel seme come forze di vita misteriose, che, se adeguatamente alimentante, assumono determinate forme.” (M. Richards)
Un corso di formazione per insegnanti del primo ciclo
“Dal seme nasce una radice, quindi un germoglio, dal germoglio le piccole foglie, dalle foglie il fusto, i rami e in cima il fiore. Non possiamo dire che sia il seme a provocare la crescita e neanche possiamo dire che sia il suolo. Possiamo solo dire che le potenzialità sono contenute nel seme come forze di vita misteriose, che, se adeguatamente alimentante, assumono determinate forme.” (M. Richards)
A settembre i primi a tornare sui banchi di scuola sono gli insegnanti. Per continuare a imparare, perché l’insegnamento e l’apprendimento sono azioni “circolari” che si alimentano reciprocamente, non soltanto nel tempo cruciale dell’incontro quotidiano fra docenti e alunni, ma anche in quello che ogni docente dedica allo studio della propria disciplina, alla revisione personale e collegiale delle attività svolte e alla progettazione di quelle future.
Per incominciare con energia fresca e nuove idee l’anno scolastico, il Pio Istituto offre un incontro di aggiornamento gratuito condotto dalla pedagogista Monica Bolzoni* a tutti gli insegnanti e agli educatori delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado. L’intervento dell’esperta promette di offrire indicazioni e strumenti per comprendere meglio la “voce degli alunni” e la “complessità” (di storia famigliare, esperienze, caratteristiche affettive e cognitive) che quotidianamente ogni bambino e ragazzo porta con sé nella sua classe: temi importanti sia per ripensare il ruolo dell’educatore, sia per ridefinire il significato e il valore della presenza di alunni “reali” nelle nostre aule, in un’ottica di accoglienza e “inclusione”, prima ancora che di formazione globale della persona.
“Tradurremo in pratica la relazione studente – insegnante –scrive la dottoressa Bolzoni – interrogandoci sulle risorse interiori di ciascuno per ritrovare il senso dell’insegnare e le radici che ci portano a scegliere di continuare ad essere formatori ed educatori. Approfondiremo, in particolare: il senso di essere docenti oggi; il recupero della dimensione del ‘fare’ scuola (una dimensione trasversale a tutte le fasce di età: il bambino piccolo attraverso il gioco ‘afferra’ prende, tocca per imparare, così come il ragazzo ‘afferra’, studia, ricerca per comprendere il senso di ciò che lo circonda); la rappresentazione individuale del proprio ruolo e la riscoperta dell’essere insegnante. Partiremo, inoltre, dalla convinzione che l’alunno, sia bambino che ragazzo, possa crescere solo in una dimensione di stupore, curiosità e rispetto, per respirare il proprio apprendimento con consapevolezza e desiderio: dimensioni difficili da condividere con i propri educatori ma che certamente alloggiano in ciascuno studente.”
*Monica Bolzoni è pedagogista, specialista in disturbi dell’apprendimento, in clinica della formazione ed esperta in progetti di integrazione per la disabilità.
Per iscriversi al corso di venerdì 2 settembre (ore 14. 30 – 18.00) nella sede di Villa Raverio, telefonare allo 0362-967192 / 967737 o scrivere a segreteria.rigola@doncarlosanmartino.org.