INCONTRO con la scrittrice ZITA DAZZI per i ragazzi di terza media
Noi ragazzi di terza della secondaria il giorno 08/04/2024, un lunedì, abbiamo incontrato la scrittrice Zita Dazzi. Si è trattato di un incontro online, dato che l’autrice abita lontano e ha coinvolto le due classi terze. L’incontro, sebbene a distanza, è stato molto interessante.
Zita Dazzi è nata il 1 novembre 1975, è una giornalista e scrittrice italiana; è vissuta a Roma fino ai suoi 14 anni, ha poi frequentato il Liceo Parini a Milano per poi laurearsi in Scienze politiche a New York.
Nel 2008 Zita ha pubblicato il suo primo libro, “La banda dei gelsomini”; ha vinto molti premi giornalistici e letterari.
Oggi insegna al Master della scuola di giornalismo Walter Tobagi, dell’Università statale di Milano.
Durante l’incontro, noi ragazzi le abbiamo rivolto varie domande sul libro da noi letto, “La valigia di Adou”, edito da Feltrinelli nel 2017.
La prima domanda che è stata posta da Giorgia, una nostra compagna di III B è stata: “Perché ha dato come nomi a due suoi personaggi Oreste e Luigina?” Zita ci ha risposto dicendo: “Ho voluto chiamarli così perché sono nomi particolari”.
A nome di tutti, sempre Giorgia, ha chiesto se fosse soddisfatta del suo libro e l’autrice ha risposto di sì e poi ha aggiunto: “Soprattutto sono felice per tutti gli incontri con i ragazzi, perché sono molto interessanti”.
Carlotta, un’altra compagna, le ha poi posto un’altra domanda: “Ha mai ricevuto critiche?” Lei ci ha risposto di no, ma ci ha confidato che molte persone le dicevano cosa aveva funzionato e cosa no nei suoi libri.
“Lei si rivede nella storia?”È la domanda rivolta all’autrice dai ragazzi della 3A e lei ci ha risposto di sì, che in particolare si identificava nell’educatrice.
Come ultima domanda le abbiamo chiesto cosa volesse fare quando era piccola e lei ci ha confidato che non le piaceva scrivere, ma poi, iniziando a leggere e soprattutto crescendo, ha cambiato idea e così è diventata ciò che è adesso.
L’incontro con Zita Dazzi è stato interessante e piacevole, non ci siamo per nulla annoiati; è stata un’esperienza che rimarrà nei nostri cuori!
Articolo scritto da una studentessa di III B
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