Progetti di solidarietà a KM0
Anche quest’anno la nostra scuola si mette in gioco coinvolgendo alunni e docenti nella realizzazione di progetti solidali finalizzati alla riflessione attiva sui problemi più urgenti della società. Questi progetti, inseriti nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza, nascono dalla consapevolezza che la complessità della realtà sociale e culturale in cui la scuola opera impone una lettura più umana del mondo contemporaneo e un importante monito: “agire per cambiare”.
Solidarietà, si, e a KM0, in linea con il tema dell’anno scolastico. Apriamo il cuore dunque a progetti solidali che coinvolgono realtà locali.
Sulla scia di questa importante missione, abbiamo chiuso l’anno 2022 con due progetti che hanno un cuore solidale e un’anima natalizia, per restare in tema con il periodo: il concerto di beneficienza e il banco alimentare.
12-16 dicembre 2022: Il Banco Alimentare
Lunedì 12 dicembre alla scuola primaria ha preso il via il Progetto di solidarietà a Km 0 in collaborazione con i volontari del Banco Alimentare, Alessandro Testa e Mario Longoni; il giorno seguente sono stati i ragazzi della secondaria a incontrare i due volontari.
Dal 12 al 16 dicembre, presso la scuola, si è svolta la raccolta di alimenti a lunga conservazione e di prodotti per l’igiene personale, donati poi alla Caritas di Besana Brianza per essere distribuiti alle persone bisognose del territorio. Il progetto ha raggiunto l’obiettivo grazie alla generosità delle famiglie, 46 gli scatoloni riempiti, agli alunni che hanno inscatolato con ammirevole organizzazione e, soprattutto, grazie ai volontari del Banco Alimentare e della Caritas di Besana Brianza che hanno permesso ai bambini e ai ragazzi della Don Carlo San Martino di vivere un’esperienza fortemente educativa, lo si evince chiaramente dalle riflessioni dei ragazzi di seconda e terza della scuola secondaria.
Gloria e Lavinia ritengono che Alessandro e Mario siano riusciti a sensibilizzare in modo semplice e con delicatezza sulla povertà e sullo spreco alimentare. Per Sofia, Alice e Aurora l’incontro con i volontari è stata una bella esperienza, si sono commosse, hanno provato tenerezza per le persone che non possono comprarsi il cibo, hanno capito di esser fortunate ad avere una famiglia e una casa con un posto caldo dove dormire mentre molte persone hanno fame, o sono homeless senza nemmeno un tetto sotto cui vivere. Ci lamentiamo della zuppa o delle verdure – hanno detto – ora, dopo aver realizzato che c’è molta gente che il cibo “se lo sogna”, proveremo a mangiare tutto quello che è in tavola e a essere più responsabili nel consumo del cibo perché ne sprechiamo tanto.
Quando Cristian, Andrea, Gabrio e Serena hanno sentito raccontare dai volontari del Banco che molte persone rimangono senza cibo e senza casa hanno pensato a un’ingiustizia. Soprattutto non immaginavano che in Brianza ci fossero persone che non avessero soldi per comprarsi il cibo, hanno provato un forte dispiacere e la voglia di aiutare, per quello che possono, l’Associazione; un giorno potrebbe capitare a tutti di trovarsi in condizioni di povertà. Sono grati ai volontari dei quali apprezzano molto il lavoro.
Aurora e Rebecca sono rimaste sorprese dalla quantità di cibo che viene raccolta e dal numero di persone che lavorano per portare avanti il progetto del Banco Alimentare, sono convinte che basti veramente poco da parte di ognuno di noi per fare una grande differenza.
Emanuele, Natalia, Leonardo, Lavinia, Emma e Sara ritengono quella del Banco una valida e bellissima “idea” per i seguenti motivi: tutte le persone hanno diritto al cibo e aiutare chi non ne ha è un dovere, a tutti può capitare di trovarsi in situazione di povertà, aiutare le persone in difficoltà è cosa intelligente e di buon cuore.
Francesco conosceva già l’associazione ma grazie all’incontro con i volontari ha compreso che può condividere questo progetto con altre persone. Anche a Francesca era già capitato di incontrare i volontari nei supermercati ma non aveva finora avuto occasione di approfondire questa realtà. L’incontro con Alessandro e con Mario l’ha condotta a pensare che il gesto di aiutare le persone in difficoltà porta a vantaggi che alla fine riguardano tutti. Si ripercuotono sull’ambiente, sull’economia e sulla società, in definitiva sulla vita di ognuno e quindi anche sulla sua.
Riccardo, Emanuele, Gloria hanno compreso l’importanza delle donazioni, stimano molto i volontari che si impegnano per garantire i pasti a chi ne ha bisogno, sono rimasti piacevolmente sorpresi nel sapere che tante persone dedicano il loro tempo ad altre che nemmeno conoscono; questo fatto – dicono – ci fa credere e sperare nella bontà delle persone.
Leonardo ritiene che sia stata un’occasione importante non solo per donare ma anche per rendersi consapevoli del fatto che la realtà non è solo quella che si vive quotidianamente dentro le mura della nostra scuola o della nostra casa.
Là fuori ci sono persone che hanno bisogno di aiuto e non possiamo chiudere gli occhi restando nell’indifferenza.
Dalle idee dei ragazzi
Elisa Comi
17 dicembre: Il concerto di Natale del corpo musicale Santa Cecilia e i ragazzi delle classi prime della scuola secondaria
La magia del Natale è (anche) una fiaba… a ritmo di musica. Sabato 17 dicembre, presso il Salone Polifunzionale “San Luigi” di Triuggio, il corpo musicale “Santa Cecilia” ha augurato Buone Feste regalando al pubblico il tradizionale concerto dedicato alla ricorrenza più attesa dell’anno. Un’occasione per presentare i giovanissimi allievi della scuola “L’albero della musica” e le sette new entry.
A farla da padrone, al concerto di quest’anno, sono stati proprio i ragazzi, protagonisti di un progetto di scrittura creativa che ha coinvolto le classi prime della scuola secondaria di primo grado “Don Carlo San Martino” di Rigola. Con la guida di educatori e insegnanti, gli alunni hanno realizzato una fiaba “corale”, interpretata dalla docente di Lettere e musicata con la sapiente regia del direttore, Armando Saldarini.
Durante il concerto clarinetti, sassofoni, corni, flauti, percussioni hanno ricreato le atmosfere da sogno raccontate dai giovani scrittori, autori di un intreccio fantastico ambientato in un mondo popolato da sirene che hanno voglia di giocare, elementi naturali che prendono vita e mostri dall’aspetto spaventoso ma dal cuore tenero. Con un messaggio importante: la vera amicizia ha un valore immenso.
Il progetto della fiaba corale ha interpretato il tema dell’anno proposto dall’Istituto, ovvero il “KmZero, la cultura è di casa”, stimolando i ragazzi a lavorare in gruppo per creare un racconto nell’ottica di un percorso interdisciplinare con protagonista la creatività in ogni suo aspetto, dalla scrittura, alla musica, alla lettura espressiva.
I proventi ricavati dal concerto sono stati devoluti in beneficienza.
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I bambini di oggi sono gli adulti di domani. Per questo è per noi importante studiare e sviluppare progetti di sensibilizzazione e solidali pensati per bambini e ragazzi, con l’obiettivo di attivare quelle competenze per la vita, che aiutano a imparare e a vivere meglio, in sintonia con il mondo e con gli altri.
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