• Chi Siamo
  • Progetto Formativo
    • PTOF
    • Servizi
  • Le Scuole
    • Sezione primavera
    • Scuola infanzia paritaria
    • Scuola primaria paritaria
    • Scuola secondaria paritaria
  • Laboratori e Corsi
    • Laboratori Curriculari
    • Offerta Extra scolastica
    • Cambridge Preparation Centre
  • Scuola e Famiglia
  • News
  • Frammenti
    • Fumetto
    • Centenario in video
    • Film
    • Biblioteca
  • Contatti
  • Registro Elettronico

Search

Don Carlo San Martino - RigolaDon Carlo San Martino - Rigola

SEZIONE PRIMAVERA

Il bambino alla scoperta del mondo

SCUOLA DELL'INFANZIA

Tra conquista dell’autonomia e identificazione del sé.

SCUOLA PRIMARIA

Sviluppo delle inclinazioni, realizzazione delle potenzialità.

SCUOLA SECONDARIA

Orientamento alla costruzione del progetto personale.
  • Chi Siamo
  • Progetto Formativo
    • PTOF
    • Servizi
  • Le Scuole
    • Sezione primavera
    • Scuola infanzia paritaria
    • Scuola primaria paritaria
    • Scuola secondaria paritaria
  • Laboratori e Corsi
    • Laboratori Curriculari
    • Offerta Extra scolastica
    • Cambridge Preparation Centre
  • Scuola e Famiglia
  • News
  • Frammenti
    • Fumetto
    • Centenario in video
    • Film
    • Biblioteca
  • Contatti
  • Registro Elettronico

Succede a Rigola...

  • Home
  • Blog
  • Succede a Rigola...
  • Incontro con Venanzio Gibillini

Incontro con Venanzio Gibillini

Gli alunni della nostra scuola secondaria,  gli insegnanti e alcuni genitori hanno incontrato Venanzio Gibillini, novantenne            
milanese, sopravvissuto ai campi di concentramento di Flossenbürg e Köttern.

                                                                                                                                                                                       

 

Gli alunni della nostra scuola secondaria,  gli insegnanti e alcuni genitori hanno incontrato Venanzio Gibillini, novantenne milanese, sopravvissuto ai campi di concentramento di Flossenbürg e Köttern.

Nella Sala del Teatro affollata di ragazzi, il 17 febbraio, la testimonianza del <<Giba>>, come è affettuosamente conosciuto il signor Venanzio, ha proposto una pagina tragica di Storia con la voce e lo sguardo di un uomo che ha sperimentato su di sé il Male assoluto, e ne è uscito vivo.  Una lezione-conversazione di grande intensità e umanità, che si inserisce nel progetto pluridisciplinare sulla legalità e i diritti umani Speak truth to power. Coraggio senza confini. Il progetto coinvolge in particolare le classi II A e III A ed è coordinato dalle insegnanti di Lettere, Grazia Motta e Jolanda Caprioli, in collaborazione con l’ Associazione <<Senza Confini>> di Seveso: essa opera nelle scuole per l’approfondimento e lo studio dei genocidi che hanno insanguinato il Novecento, e la valorizzazione degli uomini e delle donne che hanno combattuto o combattono nel mondo, per la libertà, la giustizia, la pace. L’incontro con Venanzio Gibillini è stato possibile grazie al coordinamento di Giuseppe – Puccy Paleari, ricercatore e documentarista, che ha contribuito a un progetto sulla Grande Guerra con gli studenti di terza, nella prima parte dell’anno scolastico.

Nell’intervista pubblica con Puccy,  <<il Giba>> ha raccontato la sua storia con estrema lucidità e ricchezza di particolari. Paleari, da parte sua, si è rivolto ai ragazzi sollecitandone l’ascolto attivo e fornendo loro tutte le informazioni storico-cronologiche necessarie a inquadrare l’esperienza personale dell’intervistato nella tragica vicenda dell’istituzione dei lager in Europa e della successiva <<soluzione finale>>.
Venanzio Gibillini viene arrestato a Milano dai fascisti il 4 luglio 1944, all’età di 19 anni, con l’accusa di sabotaggio. Egli, residente in città con la famiglia, lavorava infatti al deposito locomotive di Milano-Greco. Dopo una breve detenzione nel carcere di San Vittore, viene trasferito in pullman nel lager di Bolzano e da qui parte per Flossenbürg con altri cinquecento prigionieri, stipati negli infernali carri bestiame. Il lager tedesco era stato costruito nel 1938, sulla strada tra Norimberga e Praga,  sotto la direzione di Himmler, per volontà diretta di Hitler. Un <<campo di lavoro>> dove ben presto, a partire dal 1940 – ‘41, incominciò lo sterminio dei prigionieri, attuato attraverso il lavoro stesso, cioè sottoalimentando i lavoratori, in modo che, sottoposti a fatiche massacranti, non potessero resistere più di due o tre mesi dall’arrivo. A Flossenbürg non mancarono atti di incredibile sadismo e ferocia, ed esecuzioni di massa mirate, in particolare  nei confronti dei prigionieri slavi.  Qui persero la vita più di tremila italiani, tra soldati fatti prigionieri dopo il ’43 e deportati per motivi politici.
Il racconto del<<Giba>> nel suo procedere si fa sempre più drammatico: penosa l’umiliazione di un viaggio che da subito infligge ai deportati la violazione del pudore, tremenda la paura per non sapere che cosa aspettarsi, incomprensibile l’indifferenza che si attraversa, feroce il processo di spersonalizzazione, che trasforma le persone in numeri marchiati sulla pelle e urlati come ordini e minacce.
Abbiamo letto infinite volte Primo Levi, e la sua donna <<senza capelli e senza nome>>, anche i più giovani tra noi sanno che cosa avvenne, ma è impossibile non provare di nuovo un brivido di orrore quando il nostro ospite descrive le procedure di ingresso al campo e poi la vita quotidiana nel lager: qui i prigionieri capiscono immediatamente che sarà impossibile sopravvivere a lungo. Provvidenziale, tuttavia, per evitare di trascorrere l’inverno a Flossenbürg, arriva per <<il Giba>> la sbrigativa selezione organizzata dalle SS per reperire meccanici. Ritenuto idoneo, finisce nel campo di Köttern (un sottocampo del lager di Dachau), dal quale esce quotidianamente per andare a lavorare in una fabbrica di aeroplani, che sarà poi bombardata e resa inagibile.
La mattina del 25 aprile 1945, dopo l’appello generale, i prigionieri rimasti nel lager vengono incolonnati e, sotto una pioggia battente inizia la marcia: una delle varie <<marce della morte>>, organizzate dai nazisti sul finire della guerra, per trasferire gli internati dai campi ormai minacciati dai sovietici e dagli angloamericani, e distruggere così le prove delle atrocità commesse.  Il viaggio che partì da Köttern durò due giorni e due notti, perché le SS che  sorvegliavano i prigionieri, giunti a Pfronten, fuggirono, abbandonandoli. Incominciava il ritorno a casa.
Entrando nella Sala, Venanzio ha appuntato al bordo del tavolo un fazzoletto di stoffa a righe bianche e azzurre e un triangolo rosso con l’abbreviazione <<It>> (<<italiano>>), una traccia materiale della sua detenzione, che si porta dietro da un incontro all’altro, insieme al cucchiaio di alluminio con l’incisione della parola <<mamma>>. Era poco più grande dei nostri alunni, quando gli tolsero tutto, ma non l’anima, il coraggio, e la memoria che gli impone di donarsi con altissima dignità a noi e ai più giovani tra noi, perché continuiamo a ricordare, a riconoscere il Male dovunque si affacci, e a combatterlo: opponendoci strenuamente all’indifferenza, che del Male è la più temibile complice.

 

                     

 

 

  • Share:
Rigola

Previous post

ART IN ENGLISH
22 Febbraio 2016

Next post

MA CHE BEL CARRELLO, MARCONDIRONDIRONDELLO!
26 Febbraio 2016

You may also like

  • BANCA DEL TEMPO cover
    La banca del tempo
    31 Gennaio, 2023
  • GIORNATA MEMORIA COVER
    Sul filo della memoria – 27 gennaio 2023, giornata della memoria
    30 Gennaio, 2023
  • open night cover
    Open night – Una notte a scuola, tra Storia e docenti attori
    25 Gennaio, 2023

Rigola Cool School - the Magazine

Rigola Cool School – il giornalino!
31Gen2023

Ultimissime

La banca del tempo
31Gen2023
Sul filo della memoria – 27 gennaio 2023, giornata della memoria
30Gen2023
Open night – Una notte a scuola, tra Storia e docenti attori
25Gen2023

Laboratori

Centri estivi e oratori aperti: il bisogno della relazione
24Giu2020
Metodo Reggio Emilia: formazione ed educazione di successo
25Nov2019
Laboratorio scientifico per bambini: “Conoscenza ed esperienza” due formule magiche per il successo formativo
31Mag2019
Buone ragioni per partecipare a un open day a scuola
22Nov2019
Laboratori linguistici scuola dell’infanzia: un passo cruciale per la formazione dei bambini
02Mag2019
“Perché scegliere una scuola cattolica?”: tutto ciò che devi sapere
31Ott2019
Progetti scuola secondaria: tutto ciò che c’è da sapere
13Mar2019
Progetti Emozioni scuola infanzia: il successo parte da qui!
04Ott2019
Progetti scuola primaria: tutto quello che c’è da sapere
04Mar2019

Cerca

Don Carlo San Martino - Rigola


Don Carlo San Martino Accoglie - Educa - Orienta bambini e ragazzi nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria.

DON CARLO SAN MARTINO - RIGOLA
Via G. Leopardi 59 - 20842 Besana Brianza - MB

La Scuola

  • Chi Siamo
  • Progetto formativo
  • Laboratori Curriculari
  • Servizi Extrascolastici
  • News
  • Biblioteca Virtuale
  • Registro Elettronico

School system

  • Sezione primavera
  • Scuola dell’infanzia paritaria
  • Scuola primaria paritaria
  • Scuola secondaria paritaria

SEGUICI

INFORMAZIONI

Contattaci per informazioni sull'Istituto e sulla nostra struttura di Besana Brianza e sui nostri ordinamenti scolastici.

CONTATTI

Privacy Policy
Cookie Policy

  • Chi Siamo
  • Progetto Formativo
    • PTOF
    • Servizi
  • Le Scuole
    • Sezione primavera
    • Scuola infanzia paritaria
    • Scuola primaria paritaria
    • Scuola secondaria paritaria
  • Laboratori e Corsi
    • Laboratori Curriculari
    • Offerta Extra scolastica
    • Cambridge Preparation Centre
  • Scuola e Famiglia
  • News
  • Frammenti
    • Fumetto
    • Centenario in video
    • Film
    • Biblioteca
  • Contatti
  • Registro Elettronico