Festa di fine anno 2023-2024
“La senti, l’onda del cambiamento?”
Il pubblico che mercoledì 29 maggio ha assistito a Wave of change, lo spettacolo che idealmente ha concluso l’anno scolastico 2023/2024 e il percorso alla teatralità dell’Istituto Don Carlo San Martino, non solo ha avuto la preziosa occasione di sentirla: ne è diventato protagonista, proprio come i bambini e i ragazzi che si sono messi alla prova, con determinazione, coraggio e tanta voglia di fare, sul palcoscenico del Teatro San Luigi di Concorezzo.
L’evento (coordinato dalla prof.ssa Elena Redaelli) ha visto coinvolti alunni e insegnanti della nostra scuola, impegnati a dare concretezza al tema dell’anno, ovvero: “Connessioni dal mondo – Drizziamo le antenne”. Durante lo spettacolo tutti, dai più piccoli ai più grandi, hanno dimostrato con autenticità come si possa esprimersi con parole, silenzi, gesti, movimenti e condividere con gli altri il proprio potenziale creativo, costruendo – insieme – relazioni efficaci. Ecco, allora, che il variopinto volo di farfalle, o di piccoli fiori di tarassaco, messo in scena dai bimbi di primavera e infanzia all’inizio della rappresentazione, ha simboleggiato le piccole, grandi trasformazioni che accadono nella vita di tutti i giorni. Perché, ammettiamolo: cambiare (così come affrontare per la prima volta un palcoscenico!) può fare un po’ di paura, a qualsiasi età. Ma con la ricetta giusta, fatta di incoraggiamento e amore, diventa una sfida ricca di emozioni. Lo sanno bene i piccoli alunni, che durante l’anno si sono messi alla prova affrontando diverse avventure. Lo sanno bene genitori e insegnanti, che li hanno guidati in un quotidiano percorso di crescita.
La sezione Primaria, con il sostegno dei docenti, ha interpretato il tema delle “Connessioni” con una riflessione genuina sull’importanza della diversità e sul valore dell’amicizia. “La natura ci insegna che la diversità è una risorsa, è ciò che ci rende più forti. L’evoluzione della specie avviene seguendo l’onda del cambiamento, che è ciò che crea la biodiversità. Se fossimo tutti uguali, incapaci di cambiare, saremmo già estinti da tempo”, la battuta di un alunno. “La natura non giudica. Osserva e ascolta. Non ha maschere, perché non teme la fragilità. Non teme la fragilità perché ne vede la ricchezza, perché sa che è in questa fragilità che risiede la vera umanità”, il contrappunto di un compagno. In sala, un sentito applauso e poi il silenzio: a volte, sono le parole più semplici, quelle pronunciate da un bambino, a lasciare un segno profondo nella coscienza dei “grandi”. A scatenare l’onda del cambiamento.
Anche ragazze e ragazzi della scuola secondaria hanno spinto il pubblico a una riflessione su quanto sia necessario stabilire una profonda connessione con il mondo che ci circonda, se vogliamo essere cittadini consapevoli e fare la differenza. “Inutile vivere nel mondo delle comunicazioni se non sappiamo più parlare da cuore a cuore”, ha sottolineato una giovane attrice, le cui parole ricordano il monito di Don Carlo San Martino: se non si fa precedere l’educazione del cuore, la fiaccola della scienza non sarà che un tizzone. Un momento toccante è stato l’interpretazione (in lingua inglese) di Tanya Streeter, campionessa mondiale di apnea. “There’s no need to fight each others. I just want to say that your heart is the size of an ocean. Go find yourself in its hidden depths”. “Non c’è bisogno di farsi la guerra. Voglio solo dirvi che il vostro cuore è grande come un oceano. Andate e trovate voi stessi nelle sue profondità nascoste”. Una riflessione, quella della giovane voce, che ci guida ad avere il coraggio di vedere le infinite possibilità che può regalarci la vita, se sappiamo metterci all’ascolto. Perché, in fondo, la verità può farci paura, ma è semplice: laggiù, nel dubbio, nelle paure, sull’onda del cambiamento, non siamo mai soli.
A chiudere in bellezza, una protagonista d’eccezione: la mitica balenottera azzurra (lunga 8 metri), assemblata dalle classi terze della scuola secondaria con delle bottiglie di plastica dopo la visione del docu-film A plastic Ocean.
Al termine della serata, prima dei saluti finali, è andata in scena la premiazione degli alunni di classe seconda secondaria che, per il progetto educativo AIDO, hanno interpretato con un disegno i valori dell’Associazione Italiana per la donazione di organi. Sul podio, tre ragazze del nostro Istituto: Ripamonti Camilla (terza classificata), Curioni Vanessa (seconda) e Vergani Greta (prima).
Durante il rientro a casa, ripensando a Wave of change, adulti, ragazzi e bambini si sono stretti in un ideale abbraccio, come ci ha ricordato Severn Suzuki (interpretata da un’attrice di terza secondaria) durante il suo discorso al Vertice della Terra delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro, nel 1992: “Sono solo una bambina, ma so che dovremmo tenerci per mano e agire insieme come un solo mondo, per raggiungere un solo scopo”.
Articolo scritto dalla professoressa Pozzoli
Fotografie della professoressa Bonfanti