A plastic ocean: be the change!
«La plastica è meravigliosa, perché è durevole. La plastica è terribile, perché è durevole».
Nella società attuale si rende sempre più necessario che i ragazzi siano consapevoli dell’importanza delle loro azioni e della loro opinione. Per questa ragione, si è deciso di svolgere un progetto volto a sensibilizzare gli studenti alle tematiche attuali di inquinamento ambientale, in particolare degli oceani.
“Be the change” è il nostro motto: gli studenti hanno modo di essere parte attiva nella proposta di soluzioni tangibili. Analizzare i problemi nel dettaglio ed iniziare ad agire, crea la consapevolezza di poter contribuire e di avere un ruolo fondamentale per migliorare alcuni aspetti dell’ambiente in cui si vive.
Sulla base del metodo scientifico, utilizzando diversi approcci i ragazzi si sono calati nei panni di divulgatori scientifici, giornalisti, analisti. Hanno scoperto i vantaggi del lavoro cooperativo utilizzando la formula del dibattito e mettendo in atto compiti di realtà per approfondire le tematiche affrontate. Tutto ciò ha condotto gli alunni alla consapevolezza di essere, anche alla loro età, cittadini del mondo: persone in grado di sensibilizzare il prossimo e far sentire la loro voce perché parte consapevole e attiva del sistema.
Seguendo il tema dell’anno dedicato a tutte le forme di connessione verso il mondo che ci circonda, gli studenti hanno individuato diverse modalità comunicative: divulgazione, realizzazione di opere d’arte e manufatti di denuncia, studio e progettazione di soluzioni e relativi prototipi per contrastare le problematiche ambientali affrontate.
Gli effetti del mancato riciclo e dell’utilizzo non consapevole della plastica, specialmente quella monouso, sono devastanti per l’ambiente e per gli animali che lo abitano.
Partendo dalla plastica di scarto prodotta dalla scuola e dalle famiglie, sono state create due installazioni permanenti che verranno esposte a scuola.
A plastic aquarium è un acquario completamente di plastica realizzato dalle classi prime. Le creature che lo popolano sono realizzate con scarti di plastica così come qualsiasi altro elemento in esso contenuto. Continuando a riversare plastica negli oceani, questi si trasformeranno in una grande discarica a cielo aperto e gli esseri che lo abitano andranno via via estinguendosi.
A plastic whale è una riproduzione in scala 1:1 di un cucciolo di balenottera azzurra di 8 metri di lunghezza realizzato interamente da bottiglie di plastica grazie all’aiuto delle classi terze. Un manufatto di denuncia sullo spreco e sullo smodato utilizzo della plastica monouso.
Grazie alle competenze linguistiche, è stato possibile visionare il docufilm “A plastic ocean” in lingua originale e leggere con relativa analisi il testo di David Owen “Alex Neptune, dragon thief”. Questi sono stati fonte di grande ispirazione per gli alunni i quali, rapiti dalle avventure del giovane Alex e dalle disavventure dei ricercatori protagonisti del documentario, hanno fatto propria questa tematica e hanno deciso di esser parte di quel cambiamento che vogliono vedere nel mondo, ripagando gli oceani con la voce e con il loro operato.