Tema dell’anno 2023-2024: “Drizziamo le antenne!”
È impossibile non comunicare.
Parafrasando lo piscologo americano Paul Watzlawick, ogni parola, ogni gesto, ogni silenzio acquistano la forza del messaggio. Il rapido e costante cambiamento imposto dalle sfide della rivoluzione digitale rinnova il dibattito sull’importanza di acquisire una corretta competenza comunicativa, oggi più che mai necessaria.
Il tema dell’anno proposto dall’Istituto Don Carlo San Martino, ovvero: Drizziamo le antenne, ha proprio l’obiettivo di “allenare” alunne e alunni a padroneggiare le conoscenze indispensabili a stabilire una profonda relazione con il mondo, tenendo come linea guida le otto competenze chiave individuate dall’Unione Europea per uno stile di vita sostenibile in una prospettiva di apprendimento permanente.
Il tema viene declinato in ogni ordine di scuola, seguendo metodologie didattiche atte a promuovere lo sviluppo di abilità linguistico-comunicative e relazionali.
Per i bambini che frequentano la sezione Primavera e Infanzia, “drizzare le antenne” significa porre particolare attenzione al cambiamento, a tutte le trasformazioni che si osservano nella vita quotidiana e in noi stessi.
Filo conduttore del progetto educativo è “Il bruco e la farfalla” di Eric Carle, il libro che narra le vicende di un simpatico bruco golosone. Il racconto e la drammatizzazione della storia permettono di organizzare diverse attività che toccano i diversi campi di esperienza, ponendo l’attenzione e l’osservazione sulle trasformazioni che avverranno. Perché cambiare, a volte, fa un po’ paura… Ma con un pizzico di incoraggiamento e tanto amore, la novità diventa una sfida entusiasmante!
Gli alunni della scuola primaria sono protagonisti di laboratori ludo-didattici progettati per guidarli a “entrare in relazione” con la vista e il tatto, senza usare la parola. Mettendo in pratica attività giocose e divertenti, gli alunni imparano a decodificare messaggi sempre più complessi e sviluppano la consapevolezza delle proprie azioni, del perché le compiono e di come metterle in pratica in maniera responsabile, nel pieno rispetto degli altri. Imparano che la gestualità incide in modo sostanziale sulla trasmissione del messaggio. Imparano a “mettersi in ascolto”, di sé e degli altri, per stabilire una connessione empatica. In tale direzione, un ruolo di primaria importanza ha la riflessione sul valore dell’inclusione, come sottolineato dal laboratorio proposto alle classi di quarta primaria con focus sulla LIS, la Lingua dei Segni Italiana. Attraverso l’utilizzo del segno, alunne e alunni sviluppano la creatività, l’immaginazione, la fantasia, la memoria visiva e hanno la possibilità di esprimere gli stati d’animo in modo immediato, imparando a riflettere sulle proprie emozioni. E a rispettarle.
La scuola secondaria di primo grado entra nel cuore del tema con il progetto Podcast Drizziamo le antenne (che coinvolge i tre ordini di scuola), ideato con l’obiettivo di promuovere le competenze interdisciplinari, l’educazione digitale, la sicurezza online, le soft skills e il cooperative learning. Con la guida dei docenti, ragazze e ragazzi si “trasformano” in una vera e propria redazione giornalistica, in un affiatato gruppo di autori (con tanto di direttori di produzione, editor, esperti di suono e immagine), dividendosi compiti e responsabilità nella selezione delle notizie, nella stesura dei testi e nell’elaborazione del piano editoriale più in linea con le caratteristiche del pubblico individuato.
Ancora: partecipano all’attività di montaggio, valorizzando i contenuti strategici. Diventano i protagonisti della narrazione, realizzando una vera e propria “sceneggiatura per la voce” valorizzata dalla lettura espressiva, primo e fondamentale elemento di connessione tra chi diffonde il messaggio e il target. Insomma, hanno l’opportunità di potenziare la propria competenza comunicativa e di instaurare relazioni efficaci con tutto il gruppo di lavoro, che diventa un sicuro spazio di confronto. Uno spazio in cui si impara a dare valore alla parola e a usare un linguaggio concreto, ricco di aneddoti e sottolineato dal giusto “ritmo” per fare in modo che il racconto conquisti il pubblico. Perché “comunicare” significa, prima di tutto, mettere in comune un’esperienza. Una storia.
Comunicare vuol dire anche condividere un valore. Ecco perché il logo progettato per il tema dell’anno ha un forte legame con il logo originale della nostra scuola: un albero le cui radici emergono da un libro, simbolo per eccellenza della conoscenza. Al centro degli archi concentrici, che rappresentano il wi-fi, spicca l’albero di Rigola, considerato come origine della connessione verso il mondo.
Ogni colore rimanda a ciascun ordine di scuola: primavera, infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Tutti uniti nell’impegno che conduce a una consapevolezza: conoscersi e conoscere è il primo passo per cambiare il mondo.
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