Una testimonianza creativa del periodo di lockdown: il concorso fotografico di Rigola
Solo pochi mesi fa successe qualcosa che nessuno si aspettava: la pandemia Covid-19 costrinse le scuole alla chiusura, per la sicurezza di grandi e piccini.
Seguendo il leitmotiv del #iorestoacasa, la quotidianità di tutti è stata stravolta: niente più ufficio per mamma e papà, niente più compiti o giochi con gli amici, ma soprattutto, niente più scuola.
Niente più scuola? Come fare dunque, senza una costante che è parte integrante della vita di tutti i giorni di ogni bambino?
Da quel momento la scuola ha iniziato quindi a interrogarsi su come poteva continuare ad essere presente nelle vite di bambini e ragazzi, su come potesse essere possibile accompagnarli giorno dopo giorno nel loro percorso di crescita, senza vedere ad ogni suono della campanella i loro volti, carpirne lo stato d’animo, dire loro quella parola in più tra i corridoi che sapevi avrebbe cambiato in positivo la loro giornata. Come riuscire a continuare a dare loro fiducia nel futuro, come sostenerli in questo presente così complesso da spiegare, anche a noi stessi?
Insomma, come accompagnarli per mano, ma a distanza.
Ecco quindi nascere l’idea di un concorso artistico fotografico: perché se c’è una cosa che non può essere rinchiusa fra quattro mura, che non ha confini in quanto risorsa infinita, piena di vitalità e capace di trasformare ogni cosa, questa è proprio la creatività.
La scuola ha chiesto ai bambini e ai ragazzi di scattare una fotografia che rappresentasse questo periodo così particolare, in cui il legame tra casa e scuola ha abbattuto ogni distanza per creare una risposta educativa efficace e di senso.
Il resto lo dicono le fotografie stesse: dall’Infanzia alla Scuola Secondaria, bambini e ragazzi hanno accolto la sfida e si sono messi in gioco, attivando la loro creatività, per raccontarsi e continuare a condividere tramite l’arte il loro vissuto.
Oggi condividiamo anche online questi scatti carichi di emozioni, cosicché tutti possano coglierne la bellezza e partecipare al concorso votando la fotografia che più li colpisce, perché in fondo, seppur distanti, siamo tutti ugualmente coinvolti e quindi, forse, ancor più vicini di prima!